Non era borragine, ma la
velenosa mandragora, quella che il 10 novembre 2015 due
ambulanti di Marsala vendettero a una donna di 78 anni (Anna
Laura Maria Mistretta, originaria di Mazara del Vallo) che dopo
avere cotto e mangiato, la stessa sera, quella verdura si sentì
male e due giorni dopo morì, per intossicazione, all'ospedale
"Paolo Borsellino". Per questo, adesso, i due venditori
ambulanti sono stati condannati, per omicidio colposo in
concorso, ad un anno e 4 mesi di carcere dal gup di Marsala
Riccardo Alcamo. I due condannati sono i marsalesi Salvatore
Aramu, di 59 anni, e Pasquale Zizzo, di 29. La pena (che poteva
essere più severa senza lo sconto di un terzo dovuto al rito
abbreviato) è stata dichiarata "sospesa" per Zizzo, ma non per
Aramu, che ha un precedente penale. Ma rischia anche Zizzo. Per
lui, infatti, la sospensione della pena è condizionata al
pagamento alle tre parti civili (i tre figli della vittima) di
50 mila euro ciascuno a titolo di risarcimento danni
"provvisionale".
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