Indagini di periti che saranno
nominati dalla Procura cercheranno di capire l'esatta dinamica
dell'esplosione al piano terra di una palazzina di via Garibaldi
che ha provocato la morte dell'uomo che viveva in quella casa e
di due vigili del fuoco e il ferimento grave di due loro
colleghi.
Al momento l'unica certezza è che l'esplosione è stata
dall'interno verso l'esterno, come dimostra anche la porta
d'ingresso che la deflagrazione ha fatto 'volare' per alcuni
metri prima di 'cadere' su un'auto posteggiata. La squadra, con
5 uomini in servizio, era arrivata su segnalazione di una fuga
di gas di un vicino, che ha poi avrebbe detto di avere visto un
pompiere con una motosega in mano. Ma anche se l'avesse usata
non è detto che le scintille abbiamo causato l'esplosione perché
è stata dall'interno verso l'esterno. E' più probabile che la
causa sia da ricercare dentro la casa dopo la squadra mobile ha
trovato e sequestrato tre bombole di gas Gpl. Nelle
ricostruzioni possibili non si esclude neppure la tesi del
suicidio, ma l'uomo potrebbe anche essere svenuto per un malore
o per l'esalazione del gas che ha saturato l'ambiente
comprimendo le parete e spingendo verso l'esterno. Sarà
l'inchiesta della Procura di Catania, diretta da Carmelo
Zuccaro, a fare chiarezza su dinamica ed eventuali
responsabilità. Oggi potrebbero essere dati gli incarichi per
l'autopsia sui tre corpi.
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