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Ateneo etneo: inchiesta studenti sprechi

Ateneo etneo: inchiesta studenti sprechi

In 8 anni spesi 8 mln per locazioni, ma ha 130 beni immobili

CATANIA, 20 ottobre 2017, 18:05

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Coordinamento universitario di Catania ha esposto dei cartelli di protesta per tre opere non realizzate o non utilizzate dall'ateneo. Il primo, "1,8 mln sprecati chiuso", riguarda uno stabile di via Umberto e la cifra si riferisce ai costi tra affitti e ristrutturazione. In via del Plebiscito, ricorda il Coordinamento, "sono stati spesi più di 3 milioni di euro di fondi europei per realizzare un auditorium" e adesso, sostiene, "manca il collaudo e l'Ersu si rifiuta di prenderlo in consegna". Il terzo edificio: la "Città della Scienza", costato 10 milioni di euro e affidato nel 2012 alla gestione della fondazione "Cutgana", oggi è sottoutilizzato e poco fruibile per gli studenti. Il Coordinamento nella sua 'inchiesta' rileva che in 8 anni, dal 2008 al 2016, sono stati spesi circa 8 milioni di euro per locazioni passive mentre l'Ateneo ha oltre 130 beni immobili. Sull''inchiesta' avviata una raccolta firme per richiedere più spazi e convocata un'assemblea lunedì alle 16 nell'ex monastero dei benedettini

   "La valorizzazione del patrimonio immobiliare è una priorità dell'Ateneo e l'università di Catania è al lavoro per garantire strutture sicure e adeguate per gli studenti e azzerare gli affitti". Lo afferma il rettore Francesco Basile sull''inchiesta' del Coordinamento studentesco.
"Sono perfettamente consapevole - aggiunge - della legittima aspettativa dei nostri studenti, che reclamano spazi nei quali poter effettuare confortevoli e proficue attività didattiche, ma anche residenziali, culturali, ricreative e di socializzazione. Stiamo conducendo una puntuale analisi, sia dell'attuale patrimonio edilizio sia delle opere in corso di esecuzione al fine di azzerare completamente gli affitti residui".
"E' necessario ricordare - osserva il prof. Basile - che già negli ultimi due anni l'Ateneo ha avviato un processo di razionalizzazione che ha portato all'azzeramento degli affitti di Palazzo Hernandez e via Umberto con un risparmio di circa 600 mila euro per ogni anno. Appena saranno terminati i lavori di ristrutturazione dell'immobile di proprietà di via San Nullo, potranno essere liberati anche i locali di piazza Bellini e di via di Sangiuliano". Il rettore ritiene intanto "opportuno aggiungere alcune precisazioni, in merito ai casi segnalati dagli studenti, con i quali siamo sempre disponibili a confrontarci".
Via Umberto: il palazzo è stato concesso in locazione all'Ateneo fino al giugno 2016, termine oltre il quale l'amministrazione dell'Università non ha reputato opportuno rinnovare l'affitto, vista anche l'esosità del canone.
La Città della Scienza: è una struttura di prestigio nella quale l'Università ha investito molto, grazie a un finanziamento iniziale del ministero, e nella quale continua a credere e per la sua apertura permanente.
Auditorium di via del Plebiscito: la struttura è stata ristrutturata dalla Soprintendenza e devono essere ultimati i collaudi, più volte sollecitati, per l'assegnazione all'Ersu e l'Università si rende disponibile a concorrere alla spese e alla gestione, finalizzata ad iniziative culturali, da realizzare in convenzione con l'Ersu

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