La Sicilia è la regione italiana
che possiede la maggiore Superficie agricola utilizzata (Sau),
pari ad 1.387.520,77 ettari che equivalgono al 10,8% della Sau
nazionale. In termini di numero di aziende agricole è seconda
solo alla Puglia, annoverando 219.677 aziende che equivalgono al
13,6% del dato nazionale. Sono alcuni dei dati del primo report
sulle filiere agroalimentari siciliane presentato dal Consorzio
per la Ricerca applicata in agricoltura (Coreras) che è stato
presentato alla facoltà di Agraria dell'ateneo palermitano.
"La dimensione aziendale media - ha detto Gianfranco Badami,
presidente del Coreras - è di 6,3 ettari. Nel settore del
biologico è la prima regione italiana sia per numero di
operatori (11.326 aziende pari al 18,9% del dato nazionale) che
per Sau (345.071 ettari pari al 23,1% del dato nazionale).
Nel settore dell'olio la Sicilia è terzo produttore italiano
dopo la Puglia e la Calabria, con i suoi 140.000 ettari di
uliveti pari al 13% del dato nazionale: di questi, ben 16.000
ettari sono bio.
Nel comparto agrumicolo la Sicilia guadagna il primo posto
delle regioni italiane con 70 mila ettari di superficie in
produzione pari al 58% del dato nazionale. Di questi, 19.124 ha
sono bio.
In termini occupazionali l'agricoltura siciliana assorbe
oltre 26 milioni di giornate lavorative con 105.000 occupati,
collocandosi al secondo posto dopo la Puglia. Anche nel settore
della trasformazione la Sicilia si colloca ai primi posti in
Italia per numero di industrie alimentari: sono 7.321 quelle
attive nel 2016 rappresentando il 12% del totale nazionale.
Nel settore zootecnico aumentano nell'ultimo decennio le
aziende, in controtendenza rispetto al dato nazionale e aumenta
pure il numero di capi allevati per azienda.
Nel comparto ovino la Sicilia, con i suoi 735.000 capi, è il
secondo produttore in Italia di latte e formaggi, dopo la
Sardegna. Il valore complessivo della produzione agricola in
Sicilia nell'anno 2015 è stato di 4 miliardi e 685 milioni di
euro.
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