Avrebbe esploso contro
lo zio (il fratello della madre) 14 colpi della sua pistola
calibro 9, regolarmente detenuta. Il particolare emerge dalle
indagini sull'omicidio due giorni fa dell'agricoltore Giacinto
Marzullo, 52 anni, a Licata. Un paio di colpi sono stati
ritrovati sul selciato, e sequestrati, inesplosi. Appare
verosimile, pertanto, che la pistola, impugnata da Giuseppe
Volpe, 19 anni, nipote della vittima, ad un certo punto, si sia
anche inceppata. Ma il giovane avrebbe - secondo l'accusa -
continuato a fare fuoco, inseguendo lo zio, che cercava di
scappare, lungo una stradina di campagna. Il provvedimento di
fermo è stato eseguito nel carcere Petrusa dove il giovane si
trovava dall'alba perché era stato già arrestato per possesso di
una cinquantina di piantine di marijuana.
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