La guardia di finanza di Trapani
sta eseguendo un sequestro anticipato ai fini della confisca di
beni, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, ritenuti
riconducibili ai tre gioiellieri: i fratelli Francesco e Vito
Alberto, e al figlio di quest'ultimo, Michele. Il provvedimento
è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale
di Trapani su richiesta della locale Procura. Al centro delle
indagini, ricorda la Gdf, l'inchiesta che nel 2010 portò
all'arresto, eseguito da militari delle Fiamme gialle, di
diverse persone, compresi i tre gioiellieri, per associazione
per delinquere, truffa, ricettazione, riciclaggio e usura.
Secondo l'accusa avrebbero vendute ingenti partite di preziosi
rubati e avrebbero impiegato i proventi di quell'attività per
concedere prestiti a tassi da usura a imprenditori in
difficoltà. Tra i beni sequestrati ci sono due imprese di
compravendita di oro e preziosi, un'abitazione, cinque locali
commerciali, quote societarie, autovetture e conti correnti.
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