"Rimango qui, ma ogni partita a
Palermo è una bomba atomica. Mica ci possiamo chiedere cosa
succede ogni tre minuti, qui è sempre Hiroshima. Sono stati
fatti 6 punti in 12 partite e da quando sono venuto ci sono
stati punti e miglioramenti significativi. Se non si capisce da
dove siamo partiti, tutto diventa difficile". Eugenio Corini non
si è ancora abituato alla vita in bilico che per ogni allenatore
del Palermo è una consuetudine. C'è rimasto male per essere
stato messo in discussione dal presidente e sa che l'esonero è
sempre alle porte. Non è il modo migliore di affrontare 19
'finali' per la salvezza. "Ho pensato al rischio esonero - dice
Corini -. Ci sono critiche soggettive e oggettive, ma non
accetto quelle strumentali. Non mi aspettavo di essere messo in
discussione perché ci sono stati miglioramenti. Quando scegli
questo mestiere sai di poter andare via anche dopo una partita.
Per quanto accaduto forse era giusto andare a casa, poi mi è
arrivato il sostegno della città e ho preferito continuare".
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