Salta l'asta delle carte di
Giovanni Verga che Cristie's aveva indetto per domani, a Parigi.
La vendita dei documenti è stata sospesa dopo un intervento sia
del ministero dei Beni culturali sia del Nucleo dei carabinieri
tutela del patrimonio culturale. Sulla vicenda, che presenta
aspetti controversi, anche la magistratura ha aperto
un'inchiesta. Le carte verghiane finite a Cristie's sono
costituite dal manoscritto della Cavalleria rusticana "per il
cinematografo" e da due lotti di lettere. Di un lotto fanno
parte 78 lettere inviate dallo scrittore tra il 1880 e il 1916
ai fratelli Pietro e Mario e al nipote Giovannino. All'asta era
finito anche un altro lotto di 198 lettere di Verga ai
familiari, tra cui la madre. L'asta ha sollevato il sospetto che
le carte facciano parte di un nucleo di documenti affidato nel
1928 dal ministro Giuseppe Bottai alla famiglia romana Perroni
perché ne facesse una valutazione. I Perroni invece trattennero
le carte. Ne scaturì una lunga e complessa controversia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA