La corte d'appello di Palermo ha
dichiarato inammissibile il ricorso con cui si chiedeva la
revoca della sentenza di condanna per concorso esterno in
associazione mafiosa a carico dell'ex numero due del Sisde Bruno
Contrada.
L'istanza di revoca era stata presentata dal difensore di
Contrada, l'avvocato Stefano Giordano in virtù della
decisione della Corte europea dei diritti dell'Uomo che, nel
2015, aveva stabilito che l'ex poliziotto non avrebbe dovuto
essere condannato: il reato di concorso esterno
in associazione mafiosa, negli anni in cui venne contestato
all'imputato, infatti, non sarebbe stato codificato in
maniera sufficientemente chiara, secondo i giudici della Corte
europea. "Ancora una volta con argomentazioni apodittiche - dice
Giordano - lo Stato italiano si sottrae all'esecuzione delle
statuizioni della Corte europea dei diritti dell'uomo violando
così palesemente obblighi internazionali e pattizi.
Chiederemo che si pronuncino le sezioni unite della Cassazione".
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