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Suicida in cella, accusa duplice delitto

Suicida in cella, accusa duplice delitto

Legale ha chiesto scarcerazione. Perito,compatibile con carcere

PALERMO, 27 giugno 2016, 22:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si é suicidato, impiccandosi in carcere, Carlo Gregoli, detenuto da marzo al Pagliarelli di Palermo con l'accusa di duplice omicidio. Venne arrestato insieme alla moglie. Il suo legale ne aveva chiesto la scarcerazione sostenendo che fosse depresso, ma il perito del gip lo aveva dichiarato compatibile con la detenzione.
    Recentemente, a seguito di una seconda istanza di liberazione, era in osservazione in una cella dell'infermeria.Gregoli e la moglie Adele Velardo vennero arrestati a marzo per il duplice omicidio di Giuseppe Vela e Vincenzo Bontà, genero del capomafia Bontade. L'omicidio venne inizialmente ritenuto di stampo mafioso, ma le immagini di alcune videocamere e le rivelazioni di un testimone oculare inchiodarono la coppia, due insospettabili con la passione per le armi. I due hanno sempre negato le loro responsabilità. Nei mesi scorsi, adducendo una depressione del suo assistito, il legale chiese la scarcerazione di Gregoli. Il movente del duplice delitto non è mai stato chiarito.
   

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