/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Falcone: Natoli, lavoro come religione

Falcone: Natoli, lavoro come religione

'Ha superato le colonne d'Ercole del provincialismo culturale'

PALERMO, 20 maggio 2016, 12:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Giovanni Falcone ha vissuto il lavoro come una religione, una professione di fede, questa è stata la scintilla che ha mosso tutta la sua vita. Ha superato le colonne d'Ercole del provincialismo culturale col quale finora si era affrontata la lotta alla mafia". È il ricordo del magistrato ucciso da cosa nostra il 23 maggio 1992 fatto da Gioacchino Natoli, presidente della Corte di Appello di Palermo, nel corso dell'incontro "A 30 anni dal maxi processo: una storia ancora attuale", organizzato dall'ateneo di Palermo in collaborazione con l'Università di Pisa, Libera e la polizia di Stato nella sede dell'auditorium Rai del capoluogo. A introdurre i lavori è stato Salvatore Cusimano, direttore della sede Rai Sicilia e autore del documentario "Nella terra degli infedeli" proiettato nel corso dell'iniziativa. "Il maxiprocesso è stato un momento di catarsi per la città", ha detto il rettore Fabrizio Micari.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza