Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: tratta nigeriane, sei fermi

Migranti: tratta nigeriane, sei fermi

Costrette a prostituirsi per pagarsi viaggio della 'speranza'

CATANIA, 18 marzo 2016, 18:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Migranti: tratta giovani nigeriane, sei fermi della polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Migranti: tratta giovani nigeriane, sei fermi della polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Migranti: tratta giovani nigeriane, sei fermi della polizia - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Giovani donne nigeriane, anche minorenni, reclutate nel loro Paese e sottoposte a un rito 'Ju Ju' dopo avere ricevuto i soldi per il viaggio in Italia su gommoni della 'speranza' salpati dalla Libia, costrette a prostituirsi per fare fronte al debito contratto. A gestire il traffico umano, secondo la Procura di Catania, sei loro connazionali, nei cui confronti la polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di fermo. In reati ipotizzati sono associazione per delinquere, tratta di persone, favoreggiamento della prostituzione anche minorile, con l'aggravante della transnazionalità. Secondo indagini della Squadra Mobile di Catania l'organizzazione , con cellule operative nel capoluogo etneo, in centro e nord Italia, reclutava in Nigeria giovani donne che, dopo essere state sottoposte a rito "Ju Ju" ed avere contratto un debito, venivano trasferite dapprima in Libia, dove rimanevano diverse settimane controllate a vista da persone armate, quindi condotte a bordo di gommoni in Italia.
    Le indagini che hanno portato ai fermi, tra Catania, Roma e Genova, di sei nigeriani accusati di aver fatto arrivare in Italia dalla Libia giovani connazionali, anche minorenni, da avviare alla prostituzione, sono cominciate nel settembre del 2015, quando lungo la Strada Statale 417 Catania - Gela fu trovata una minorenne nigeriana (nome di fantasia Dorina) che, dopo essere stata collocata in una comunità, raccontò di essere partita dal suo Paese alla volta dell'Italia dopo avere contratto un debito di decine di migliaia di euro con una madame "Mummy" che l'aveva sottoposta al rito magico-esoterico "JuJu", in forza del quale in caso di inadempimento, lei ed i suoi familiari sarebbero stati colpiti da disgrazie di ogni genere. Dorina, seguendo le istruzioni di un "boga" (responsabile del trasferimento) aveva intrapreso un viaggio in più tappe dalla Nigeria alla Libia, dove si era fermata per diverse settimane controllata a vista da persone armate. Successivamente si era imbarcata su un gommone con il quale aveva raggiunto la Sicilia nell'agosto del 2015. All'arrivo in Italia era stata collocata in una comunità nel nord Italia e da lì era stata "presa in consegna" e condotta a Catania, dove la attendeva la sua "madame", la figlia della "Mummy" nigeriana, che l'aveva immediatamente fatta prostituire.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza