Il braccio di ferro
è durato poco più di un mese: alla fine la maggioranza
schiacciante dei consiglieri di Castelvetrano (27 su trenta) ha
rassegnato le dimissioni determinando l'autoscioglimento del
consiglio comunale. Adesso toccherà alla Regione nominare un
commissario con i poteri del solo consiglio comunale. Il sindaco
e la sua giunta rimangono infatti in carica. Si conclude così il
"caso" politico legato alle vicende giudiziarie del consigliere
comunale Calogero "Lillo" Giambalvo, arrestato nel novembre di
due anni fa con l'accusa di essere un fiancheggiatore del boss
latitante, e suo concittadino, Matteo Messina Denaro. In alcune
intercettazioni Giambalvo si diceva fedele al padrino. Nel
dicembre scorso, l'imputato era stato assolto ed il prefetto di
Trapani, che lo aveva sospeso, lo aveva reintegrato nella
carica. Un ringraziamento ai consiglieri che si sono dimessi
"per la responsabilità e l'attaccamento alla loro città" è stato
espresso dal ministro Angelino Alfano.
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