Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Teatro: "Stranieri familiari" in scena a Sambuca di Sicilia

Teatro: "Stranieri familiari" in scena a Sambuca di Sicilia

Sabato 20 febbraio lo spettacolo che parla di violenza su donne

SAMBUCA DI SICILIA (AGRIGENTO), 19 febbraio 2016, 17:48

Redazione ANSA

ANSACheck

Viviana Lombardo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Viviana Lombardo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Viviana Lombardo - RIPRODUZIONE RISERVATA

La violenza sulle donne è il tema di "Stranieri familiari", lo spettacolo di Domenico Bravo interpretato da Viviana Lombardo, in scena sabato 20 febbraio alle ore 20:30 per la stagione del Teatro L'Idea di Sambuca di Sicilia. Il progetto nasce da un'idea di Viviana Lombardo; il titolo si riferisce chiaramente a un dato innegabile: la maggior parte dei casi di violenza sulle donne si consuma in famiglia, per mano di parenti, mariti, amanti, compagni, ex, conoscenti. La violenza di genere non è imputabile allo straniero cattivo, perché il "mostro" sta dentro il nucleo base della comunità, la famiglia, e proprio per il suo essere familiare spesso passa inosservata. "Stranieri familiari" è il canto sofferto, a tratti ironico - un'ironia che è leggerezza, levità e delicatezza, non oltraggio o dileggio alla memoria - di vite spezzate, di donne spregiate e sfregiate. Alcuni episodi sono registrazioni pressoché fedeli di fatti di cronaca, altri non sono mai accaduti eppure potrebbero verificarsi. Quelle di cui si parla sono donne comuni, sognanti e ingenue, deluse e spavalde, donne arrabbiate e contraddittorie, non sante o martiri, il cui diritto alla vita non può e non deve per nessuna ragione essere negato. Su un palcoscenico occupato da innumerevoli paia di scarpe, una donna che è tutte le donne si confida, svela, accusa, chiede giustizia senza mai esigere vendetta, indossando di volta in volta un paio di scarpe, che non sono il segno di un vezzo né un simbolo di femminilità, bensì essenza di morte, assenza di vita.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza