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Dalla Chiesa commemorato a Palermo

Dalla Chiesa commemorato a Palermo

Sul luogo dell'eccidio Alfano e le figlie del generale

PALERMO, 03 settembre 2015, 19:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il timbro della cerimonia per il 33/esimo anniversario della strage di via Carini sta nel gesto, passato quasi inosservato, di Rita Dalla Chiesa. Accompagnata dalla sorella Simona, l'ex conduttrice di Forum, che vive ormai tra Roma e Palermo, ha deposto ai piedi della lapide che ricorda il padre Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia il 3 settembre del 1982 assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente Domenico Russo, una cuscino di rose bianche con la scritta "al nostro comandante per sempre". Non un cuscino qualunque. A inviarlo è stato il capitano Ultimo, l'ufficiale che arrestò Totò Riina, finito sotto inchiesta per la mancata perquisizione del covo del capomafia e da qualche mese inibito a svolgere attività d'indagine. In lui, Rita Dalla Chiesa rivede il carattere del padre, l'attaccamento alla divisa, il rispetto dello Stato e la devozione per l'Arma. Un gesto simbolico, insomma, quello della figlia del generale nell'alveo di una breve cerimonia alla quale hanno preso parte il ministro dell' Interno, Angelino Alfano, e autorità istituzionali, militari e civili. Per la Regione siciliana non c'era il governatore Rosario Crocetta, in sua rappresentanza la vice Mariella Lo Bello. Ma tanto è bastato ad accendere una piccola polemica: "Crocetta assente? Ah sì, non me ne ero accorta. Come mai? Amava il generale Dalla Chiesa, Crocetta? E' in vacanza? Non so, chiedo, da giornalista mi piacerebbe sapere perché qui non c'è Crocetta".Nel pomeriggio il presidente della Regione cerca di gettare acqua sul fuoco: "Ho chiarito con Rita dalla Chiesa, la Regione siciliana era infatti presente alla commemorazione del generale attraverso il vicepresidente". "Non so perché ma ho sempre avuto la sensazione che mio padre, amato anzi amatissimo in tutta Italia, in realtà a Palermo fosse di serie B, probabilmente perché non era siciliano", riflette Rita Dalla Chiesa. "Però è anche vero che da quella sera è cambiato molto a Palermo", aggiunge, notando che rispetto al passato adesso da alcuni balconi dei palazzi vicini qualcuno si affaccia per seguire la cerimonia. Ricordando Dalla Chiesa, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, sottolinea che "con la sua inflessibile battaglia contro l'insidiosa opera di organizzazioni terroristiche e criminali e la sua azione intelligente e tenace, rappresenta particolarmente per le nuove generazioni un grande esempio".mo, davanti alla lapide - ripulita dal Comune dopo le polemiche di qualche giorno fa - che ricorda il generale dei Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, uccisi il 3 settembre di 33 anni fa nel capoluogo siciliano. Alla commemorazione hanno preso parte, tra gli altri, le figlie del generale, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il sindaco Leoluca Orlando e il prefetto Francesca Cannizzo.
   

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