Maìa conquista una prestigiosa firma del Decanter, Andrey Jefford. Alessandro Regoli, direttore di Winenews, elogia Bàcco e Tìros. Bruno Vespa considera il Bèru 2014 "il miglior Vermentino di Gallura mai assaggiato". Giovani etichette ma già pluripremiate. Sono i vini prodotti dai vigneti delle tenute di Luogosanto, in Gallura.
La favola di Siddùra é quella di una giovanissima azienda che si è guadagnata già dalla prima vendemmia riconoscimenti prestigiosi. Un centinaio di premi, quasi un record. Tra i più importanti spicca la Medaglia d'Oro al Decanter World Wine Award con Maìa nel 2013. E poi gli Ori al Decanter 2016 con Tìros, all'Iwc con Bàcco, al Mundus Vini con Maìa e i Tre Bicchieri del Gambero Rosso ancora con Maìa.
"Esporsi al giudizio di esperti in campo internazionale - sottolinea Massimo Ruggero, ad Siddùra - é stata da subito una nostra strategia aziendale. Per noi è fondamentale ottenere un riscontro dell'alta qualità dei nostri vini, un premio a tutto il lavoro svolto durante l'anno per produrli, ovvero col terroir giusto e l'agronomo giusto, Luca Vitaletti, l'enologo giusto, Dino Dini, e tutta la squadra che lavora in ogni dettaglio con grande competenza e passione in tutte le fasi della produzione e post produzione. I nostri prodotti oggi sono pronti per i brindisi anche più esigenti e ricercati".
La filosofia aziendale viene trasmessa a tutto lo staff, dall'enologo ai collaboratori sul campo: per fare il buon vino, ottenere una buona vendemmia e il 'bollino di qualità' dagli esperti bisogna lavorare tutto l'anno con passione e serietà. Il lavoro di Siddùra si concentra anche sulla cura e l'amore per le piante e le vigne, monitorate attraverso un sistema di controllo costante della fisiologia della pianta grazie all'utilizzo di una tecnologia che arriva da Israele e che Siddùra ha utilizzato per prima in Sardegna, 'piante che parlano'.
Ma la soddisfazione maggiore per Massimo Ruggero é arrivata con il premio al Vermentino longevo: Oro al Maìa e argento per Spèra al Concours Mondial de Bruxelles svoltosi a Plodiv, in Bulgaria, dove si é imposto anche il rosso Fòla con l'Oro.
E' un particolare processo di vinificazione che consente al bianco di Siddùra di migliorare col tempo. "E' stato premiato il coraggio di sperimentare nuovi metodi. Abbiamo dimostrato che le uve a bacca bianca di alta qualità prodotte in Sardegna permettono la vinificazione del vermentino mantenendo i componenti che permettono l'invecchiamento", aggiunge Massimo Ruggero.
La giovane cantina ha ottenuto circa 100 riconoscimenti producendo un vino autoctono, il Vermentino, molto diffuso in Sardegna. Svela il segreto l'ad dell'azienda: "Per poter emergere nel panorama enologico é necessario affidare qualcosa che ami al meglio che c'è a disposizione, in termini di sapere, competenze, passione. A un terroir di grandi potenzialità abbiamo invece affidato il sogno Siddùra".
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