Almeno il 10% in più di occupati
grazie ai nuovi strumenti messi in campo dalla Regione Sardegna
per combattere la disoccupazione: Garanzia giovani, contratto di
ricollocazione e Flexisurity. Sono stati circa 60mila i
beneficiari nell'Isola per un totale di 22,4 milioni di euro
investiti nei tre programmi. Il bilancio dunque è positivo: il
10% in più di occupati emerge dal confronto con quanti si sono
serviti dei normali canali di collocamento, ovvero i centri per
l'impiego. Il punto è stato fatto dal governatore Francesco
Pigliaru, dall'assessora al Lavoro Virginia Mura e dal direttore
dell'Agenzia per il lavoro (Aspal), Massimo Temussi.
"Nel 2013 solo per gli ammortizzatori sociali in deroga la
Sardegna ha avuto 200 milioni dall'erario e non ha raggiunto gli
stessi risultati - ha spiegato la titolare del Lavoro - ora,
nonostante la diffidenza dei nostri interlocutori principali, i
sindacati e alcune imprese, in media il 50% dei giovani presi in
carico ha avuto una possibilità occupazionale che perdura". Non
tutto ha funzionato, però, a livello nazionale. "Politiche
attive e Flexicurity sarebbero dovuti essere un tassello di una
forte politica nazionale. Invece - ha detto Pigliaru - ci siamo
trovati soli e mi sarei aspettato molta più attività".
Sul piano Garanzia giovani, rivolto a chi ha tra i 15 e i 29
anni che non lavorano e non frequentano alcun corso di
istruzione o formazione (Neet), la Sardegna risulta essere la
regione che ha la miglior performance (in percentuale rispetto
alle adesioni) per prese in carico ed assunzioni. Nell'Isola gli
iscritti al programma sono stati 51.295, di cui il 51% ragazze.
Nei centri per l'impiego sono stati avviati al lavoro 25.585
giovani (circa il 50% degli iscritti totali) e al 28 aprile
scorso il 59%, pari a 15.044 persone, risultava ancora occupato.
Di questi 5.265 con contratti a tempo indeterminato.
Quanto al contratto di ricollocazione, che si concluderà a
dicembre 2017, sono stati firmati 1.241 contratti e 1.137 piani
di reinserimento. Dopo sei mesi dalla presa in carico la
probabilità di trovare un lavoro è pari al 15,5%. Con la
Flexicurity, per il reinserimento di 4.821 lavoratori
fuoriusciti dal bacino degli ammortizzatori sociali in deroga,
3.082 hanno aderito: il 43% sono stati avviati al lavoro (contro
il 28% dei potenziali destinatari che non hanno aderito). Al 28
aprile scorso, 786 lavoratori risultavano ancora occupati, dei
quali 298 a tempo indeterminato (il 60%). Sono invece 1.260 i
lavoratori che hanno partecipato a un tirocinio in azienda.
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