Il tavolo partenariale del Fondo
Sociale Europeo (Fse) ha esaminato le proposte e i contributi
dei rappresentanti di parti istituzionali, sindacali ed
economiche sulle azioni da adottare per utilizzare al meglio i
57 milioni di euro per il settennio 2014-2020 a favore delle
persone svantaggiate, in particolare quelle con disabilità, ma
anche detenuti ed ex detenuti, immigrati e richiedenti asilo,
vittime di violenza e di grave sfruttamento.
Si tratta di una parte dei complessivi 90 milioni destinati
dal Fondo Sociale agli interventi di inclusione sociale. Altri
22 milioni di questi 90 erano già stati programmati dalla Giunta
regionale per azioni di contrasto alle povertà, attraverso tre
diverse delibere adottate tra la fine del 2015 e luglio di
quest'anno.
"Si è trattato di una piccola innovazione metodologica -
spiega l'assessore del Lavoro, Virginia Mura - È la prima volta,
infatti, che il tavolo partenariale viene attivato su una
specifica misura, alla quale teniamo molto e su cui abbiamo
invitato i partecipanti a mandarci, entro il 20 ottobre,
proposte scritte che potranno anche prevedere la
riprogrammazione di azioni già deliberate. Gli interventi a
favore dell'inclusione dei disabili - sottolinea l'assessore -
potranno inoltre giovarsi dell'integrazione con le azioni
programmate attraverso il Fondo per le disabilità".
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