"L'Istituzione Europa non è
perfetta ma è fondamentale. Per questo tutti noi abbiamo il
dovere di lavorare per migliorarla". Lo ha detto il presidente
della Regione Francesco Pigliaru aprendo oggi a Cagliari il
convegno "La Sardegna incontra l'Europa", al quale è intervenuto
il ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Nella sua
relazione Pigliaru ha messo l'accento sul rapporto tra le
regioni e Bruxelles, con particolare riferimento al tema
dell'insularità. "Parliamo innanzitutto delle risorse che ci
sono, sono consistenti e sono essenziali per una corretta
politica di coesione. Noi abbiamo fatto tesoro degli errori che
la Sardegna ha fatto nei decenni passati - ha detto Pigliaru -
evitando di perdere queste preziose risorse o dividerle in mille
azioni poco efficaci, ma al contrario usandole e trovando il
coraggio di fare scelte, dall'inclusione sociale al rischio
idrogeologico sino al sostegno alle imprese, con particolare
attenzione all'innovazione".
"E questo, lavorare nel presente per guardare al futuro, è un
passaggio sostanziale - ha proseguito - perché sviluppo vuol
dire riuscire ad avere più imprese, vuol dire riuscire a tenere
qui i nostri talenti, favorendo la crescita costante di un
ecosistema innovativo. Per molti cittadini l'Europa è un modello
in crisi, che ha aperto aspettative importanti ma che,
nell'affrontare le attuali difficoltà, rischia di minare la sua
stessa idea, rischia società che si chiudono riportandoci ad un
inquietante passato. Ciò può dare consenso nel breve periodo, ma
è una sconfitta che non ci possiamo permettere perché l'Europa è
una costruzione imperfetta ma che va nella direzione giusta,
quella della cooperazione, della collaborazione, della fiducia.
E la politica di coesione post 2020 deve dare prova di questa
volontà, così come la macchina europea, nella sua complessità,
deve intervenire sulle regole, scriverne di migliori, di più
chiare, mostrando di saper affrontare i problemi con
flessibilità intelligente, tenendo conto della specificità dei
territori".
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