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Stop alle rinnovabili in Sardegna, Todde il 21 da Fratin

Stop alle rinnovabili in Sardegna, Todde il 21 da Fratin

Governatrice, 'abbiamo il diritto di gestire nostro territorio'

CAGLIARI, 10 maggio 2024, 20:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La presidente della Regione Alessandra Todde incontrerà il prossimo 21 maggio a Roma il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin "per rappresentargli la grandissima difficoltà della Sardegna in questo momento" sul fronte delle energie rinnovabili. "Perché - ha spiegato ai giornalisti a margine della seduta dell'Aula sul programma - se da una parte con le autorizzazioni esistenti abbiamo già superato il tetto che lui stesso ha definito, non capisco per quale motivo lo Stato ci debba imporre, superato questo tetto, come dobbiamo gestire il nostro territorio".

"Sarà un confronto a tutto tondo - chiarisce la governatrice - per capire e cercare di far capire anche alla mia controparte che qui non stiamo parlando di ottemperare alle norme europee, che sulle autorizzazioni già in corso sono ottemperate, ma c'è un tema di programmazione e anche di far capire che il territorio non può essere gestito nonostante la regione, visto che appunto l'urbanistica è la nostra competenza primaria. Spero che sia un dialogo costruttivo".

Todde, '10 assi programmatrici per il rilancio della Sardegna'

 

"Abbiamo detto in maniera molto chiara che avevamo necessità di tempo per riuscire a mettere in piedi delle norme strutturali - risponde sulle critiche al disegno di legge che ha sospeso per 18 mesi l'installazione di impianti eolici e fotovoltaici nell'Isola -. Adesso si pretende che noi in venti giorni mettiamo mano a delle norme che devono essere strutturali e che possono cambiare in maniera anche strutturale la nostra gestione del territorio. Noi rivendichiamo il fatto di voler fare le cose per bene".

Nel frattempo e "contestualmente - annuncia la presidente - i nostri assessorati stanno lavorando con le commissioni in conferenza Stato-Regioni per la bozza delle aree idonee, che sta andando avanti. Stiamo usando tutti gli strumenti legislativi possibili". 

Stop alle fonti fossili entro il 2040

"Lavoreremo per una transizione energetica sostenibile, mirando alla neutralità climatica e all'indipendenza dalle fonti fossili entro il 2040": l'obiettivo per la Sardegna è fissato dalla presidente Alessandra Todde durante le sue dichiarazioni programmatiche nell'Aula del Consiglio regionale.

"Agiremo su governance, sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e innovazione tecnologica, includendo il ricorso all'idrogeno e a nuovi sistemi di accumulo - spiega la governatrice -. Vogliamo istituire la Società energetica della Sardegna, nella forma di una multiutility che coordinerà la transizione, assicurando energia pulita e prezzi equi".

E ancora l'ambiente, il paesaggio e il governo del territorio con "la redazione di una nuova legge urbanistica e il completamento e l'aggiornamento del Piano paesaggistico regionale per integrare e connettere aree costiere ed interne" e la rinegoziazione "della gestione di canoni e concessioni demaniali, potenziando le strutture locali per una gestione efficace". Tra le priorità, ormai note, la "ristrutturazione del sistema sanitario sardo, riorganizzando le Asl e le Aziende ospedaliere, con l'ottimizzazione delle risorse".

Aula del Consiglio regionale con la presidente Todde

 

In generale la visione è quella di una Sardegna "pacifica, sana, libera, solidale, inclusiva, europeista e sostenibile, dove la qualità della vita si basi su servizi efficienti grazie a un'amministrazione agile e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini". Un'isola connessa, "tecnologicamente avanzata e dotata di un tessuto imprenditoriale innovativo e competitivo".

È quello che la governatrice definisce un "nuovo sistema Sardegna", in cui "vogliamo lavorare per affrontare sfide cruciali come la partecipazione politica, l'autonomia speciale, l'efficienza amministrativa, i rapporti con l'Europa e col Mediterraneo". Nel concreto "procederemo con la riforma dello Statuto per valorizzare l'autonomia regionale, lo faremo anche mediante un utilizzo cosciente e oculato delle norme di attuazione, quali meccanismo di integrazione delle competenze della Regione Sardegna". La presidente in chiusura cita Grazia Deledda: "Tutto forse potrà essere vinto". 

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