Definire subito il perimetro della
coalizione, rinnovando l'apertura al dialogo con la Costituente
per Sassari di Mariano Brianda e con tutte le forze progressiste
che manifesteranno la volontà di condividere il percorso. È la
priorità delle forze del campo largo sassarese in vista delle
elezioni amministrative, che dovrebbero coincidere anche
nell'Isola con le Europee dell'8 e 9 giugno.
Ieri sera i partiti e i movimenti che hanno contribuito
all'elezione di Alessandra Todde come presidente della Regione
si sono incontrate su iniziativa del Partito democratico. La
definizione delle alleanze è la condizione dalla quale non si
può prescindere: l'annessione di altre forze è fondamentale per
redigere la versione finale del programma e per fissare i
criteri per l'indicazione del candidato sindaco. Non si è
parlato di primarie, ma sul fatto che la scelta debba essere
condivisa e partecipata nessuno ha dubbi.
Se dovesse reggere l'accordo che prevedeva la presidenza
della Regione al M5s, il sindaco di Cagliari ai Progressisti e
quello di Alghero ad Avs, Sassari dovrebbe spettare al Pd. I
nomi che circolano di più sono quelli dell'ex sindaco ed ex
presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e
dell'attuale segretario provinciale dei dem, Giuseppe Mascia. Ma
secondo molti alleati è ancora un po' presto per circoscrivere
il campo solo a via Mazzini.
Sul fronte opposto, intanto, prende sempre più quota la
candidatura dell'avvocato Nicola Lucchi, attuale assessore
dell'Urbanistica e dello Sviluppo turistico nella giunta Campus,
come leader del raggruppamento civico che ha guidato la città
negli ultimi cinque anni.
Nel frattempo il centrodestra ufficiale si sta interrogando
sulle scelte più opportune da fare. Se la separazione di cinque
anni fa dovesse confermarsi, Fratelli d'Italia e gli altri
partiti si starebbero organizzando intorno alla figura dell'ex
vicesindaco e assessore dei Servizi sociali, l'avvocato
Gianfranco Meazza.
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