Tante conquiste, ma ancora troppi passi da fare per abbattere il divario di genere nella società sarda. In Consiglio regionale la celebrazione della Giornata internazionale delle donne passa per la testimonianza di sei donne che ce l'hanno fatta. A vincere le diseguaglianze, a riempire un gap, a conciliare lavoro e vita personale, ciascuna nel proprio settore di attività.
La celebrazione 'Un Consiglio per l'8 marzo' nell'Aula tinta dal giallo delle mimose sui banchi, è stata aperta dal presidente del Consiglio, Michele Pais. Dopo aver citato Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, Margherita Cassano, presidente della Cassazione, ed Elly Schlein, neo segretaria del Pd, Pais ha sottolineato come nell'Isola, e nel resto d'Italia, la parità di genere sia ancora lontana, "ma alcuni segnali ci inducono a un cauto ottimismo". A portare la propria testimonianza nell'Aula del palazzo di via Roma a Cagliari, che in queste sere è illuminato di rosa, sono state sei donne che si sono distinte "per la libertà nelle scelte di vita che hanno saputo assumere senza timore per gli stereotipi e luoghi comuni", ha sottolineato Pais.
Mariafrancesca Serra dal 2005 ha una società agricola di allevamento di bovino da carne, ovicaprino e suino. Giulia Pintor è una campionessa italiana di tiro a volo, nella specialità Fossa Universale. Dal 2003 fa parte del gruppo sportivo Fiamme azzurre del Corpo della Polizia Penitenziaria. E poi la giovanissima Viola Bandinu, 17 anni, studentessa al liceo delle scienze umane a Olbia, volontaria della Croce Rossa e nominata di recente Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella.
E ancora Monica Pais, veterinaria e fondatrice della onlus "Effetto Palla Onlus". La ricercatrice del Cnrr Serena Sanna, che ha condotto ricerche nell'ambito della genetica e biomedicina e Agnese Cabigliera, intervenuta da remoto, imprenditrice agricola nell'azienda di famiglia a Ozieri.
Il gender gap in politica è stato sottolineato dalla consigliera di parità Maria Tiziana Putzolu: "Le diseguaglianze di genere sono più pesanti nell'ambito del potere politico, in questo Consiglio regionale con scarsa rappresentanza femminile, si decidono le misure per le donne senza che nessuna donna sia stata interpellata sul tema". Poi l'appello "alle stesse donne perché dobbiamo impegnarci di più e aumentare il livello di partecipazione nelle istituzioni" e un avvertimento agli uomini: "Stiamo arrivando, dovrete abituarvi a condividere il potere con noi".
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