Sostituzione in cattedra a partita iniziata: fuori i supplenti a tempo determinato, dentro i neo immessi in ruolo con il concorso straordinario. Montano le polemiche. E il caso approda in Parlamento e in Consiglio regionale: depositate due interrogazioni, alla Camera dalla deputata sarda di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesca Ghirra, e, nell'aula di via Roma a Cagliari, dai Progressisti e M5s, con primo firmatario Francesco Agus.
"E' paradossale che l'immissione in ruolo di migliaia di insegnanti che hanno svolto un concorso si traduca in nuovi e ulteriori disagi per studenti e istituzioni scolastiche - sottolineano gli esponenti sardi all'opposizione - Non è ammissibile che dopo due anni di didattica a distanza causata dalla pandemia si comprometta nuovamente la continuità didattica avviando a metà dell'anno scolastico un enorme valzer di cattedre a causa delle lungaggini per completare le procedure concorsuali. Serve un intervento immediato del ministero dell'Istruzione per definire soluzioni che consentano di salvaguardare sia le immissioni dei vincitori del concorso che il lavoro degli insegnanti precari, garantendo agli studenti di essere valutati dagli stessi docenti che li hanno accompagnati nel percorso scolastico dall'inizio dell'anno.
Ghirra e Agus evidenziano come "i drammatici dati sul fenomeno della dispersione scolastica in Sardegna suggeriscono con tutta chiarezza che al sistema scolastico regionale si dovrebbe evitare con ogni mezzo l'introduzione di ulteriori fattori di destabilizzazione della didattica e invece, queste procedure, ad anno ampiamente iniziato e nel silenzio del Governo e della Giunta regionale, autorizzano anche nella nostra isola un caotico e disordinato avvicendamento di 395 docenti che inciderà negativamente sulla qualità dell'apprendimento di migliaia di ragazze e ragazzi".
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