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Uccisa in casa a coltellate, suicida il compagno arrestato

femminicidio di quartu

Uccisa in casa a coltellate, suicida il compagno arrestato

Cagliari, scappa da agenti e si getta da terzo piano ospedale

CAGLIARI, 20 dicembre 2021, 19:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Era ricoverato in ospedale, piantonato dalle forze dell'ordine, dopo aver tentato di togliersi la vita subito dopo essere stato accusato di aver ucciso la compagna, una 50enne di origine romena. Questo pomeriggio, ha eluso la sorveglianza degli agenti, e si è lanciato dalla finestra della sua stanza al terzo piano del reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Businco di Cagliari. E' morto così Sandro Sarais, il 56enne di Nuraminis (Sud Sardegna) accusato di aver ucciso a coltellate una settimana fa la compagna Mihaela Kleics. L'uomo è riuscito a divincolarsi e, nonostante il tentativo in extremis di fermarlo da parte degli agenti, si è gettato dalla finestra. Sarais è stato subito soccorso e poi intubato nel tentativo di salvargli la vita, ma è spirato circa mezz'ora dopo.

L'uomo si trovava in ospedale e non in carcere dopo che si era inflitto delle coltellate nelle campagne di Castiadas, dove era stato rintracciato dai carabinieri che lo cercavano in quanto sospettato del femminicidio. Il 13 dicembre scorso la 50enne romena era stata ritrovata senza vita nel suo appartamento di via della Musica, a Quartu Sant'Elena, nella Città metropolitana di Cagliari. Era stesa in camera da letto con addosso i vestiti pieni di sangue, sul suo corpo i segni di numerose coltellate, almeno trenta. Mihaela Kleics da tre giorni non rispondeva al telefono e la sorella, che vive in Romania, preoccupata, ha chiamato i carabinieri che, con i vigili del fuoco, hanno aperto la porta dell'abitazione, facendo la macabra scoperta. I sospetti erano subito caduti sul compagno.

I due litigavano spesso, avevano riferito i vicini di casa. Anche pochi giorni prima c'era stata una richiesta di aiuto da parte della donna a seguito delle violenze subite. Subito dopo il fermo, Sarais aveva ammesso le sue colpe ai carabinieri ma poi si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pm nel primo interrogatorio che si era svolto sempre in ospedale. Ed era rimasto ancora in silenzio, due giorni dopo, davanti al gip Michele Contini durante l'udienza di convalida si è tenuta al Businco di Cagliari.

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