Dopo due anni hanno finalmente
una nuova casa i tre esemplari di muflone africano "Ammotragus
lervia, Ammotraghi" e gli esemplari di "Rhea americana, Nandù",
un uccello originario del Sud America orientale sequestrati nel
2019 , Finalmente a casa: i Carabinieri Forestali trovano un
rifugio agli esemplari protetti di Nandù e di Ammotrago
sequestrati nel 2019 dai carabinieri forestali del nucleo Cites
all'interno di una struttura zoologica del Sud Sardegna.
I tre mufloni sono stati trasferiti nell'azienda agricola
"Biological Diversity di Marco Aloisi" a Semproniano (Grosseto),
mentre gli esemplari di Rhea americana, sono stati accolti nel
Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica "Monte Adone
di Mirca Negrini" a Sasso Marconi, (Bologna). Il blitz
all'interno del 2019 aveva consentito di scoprire come gli
animali, insieme a un cospicuo numero di altre specie
classificate come pericolose per la salute e l'incolumità
pubblica (cinghiali, cervi, daini), venivano allevati in totale
assenza di autorizzazioni in una struttura equiparabile a un
giardino zoologico. Per poter ammirare gli animali, i visitatori
dovevano anche pagare. L'iter per l'affidamento è durato a lungo
sia a causa del coronavirus, sia perché era impossibile
individuare in Sardegna una struttura avente i requisiti di
legge e riconosciuta dal Ministero della Transizione Ecologica
(Mite).
"Solo lo scorso anno a seguito dell'individuazione delle
strutture ospitanti da parte del Mite - spiegano i carabinieri -
è stato possibile procedere alla marcatura degli individui con
idoneo sistema di identificazione oltre che ottenere il nulla
osta sanitario alla movimentazione".
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