A 24 ore dal suo lancio, ha già
superato le 3mila firme la petizione lanciata da un gruppo di
malati di sclerosi multipla su Change.org per chiedere di
salvare il centro regionale per la sclerosi multipla di Cagliari
al Binaghi.
"Con questa petizione vogliamo rappresentare le oltre 7000
persone colpite dalla sclerosi multipla in Sardegna", spiegano i
promotori della petizione, "e tenere viva l'attenzione su una
patologia che interessa la nostra isola con un'incidenza doppia
rispetto alla media nazionale".
"Il CRSM del Binaghi - spiegano nel testo - è sempre stato un
riferimento di eccellenza per l'intera Sardegna, grazie ad
un'offerta centralizzata di servizi specialistici quali
consulti, assistenza ambulatoriale, day hospital diagnostici e
terapeutici, esami strumentali e di laboratorio specifici,
terapie riabilitative, garantendo una continuità assistenziale e
farmacologica indispensabile per le migliaia di sardi affetti da
sclerosi multipla".
Ma "purtroppo, da anni si registrano una serie di criticità che
mettono in discussione l'esistenza futura del Centro, che
possono essere solo in parte riepilogate nei tre seguenti
aspetti: personale medico sottodimensionato: 4 neurologi (di cui
uno prossimo alla pensione) per un totale di 5000 assistiti;
dislocazione dei reparti su più strutture ospedaliere (in
seguito alla seconda ondata della pandemia da SARS-CoV-2 gran
parte del Centro è stato trasferito presso l'ospedale oncologico
Businco con gravi ripercussioni sulla logistica assistenziale e
conseguenti insopportabili disagi a carico dei pazienti);
mancanza di una qualsiasi previsione programmatica da parte
delle Istituzioni sul destino del Centro. Nonostante le garanzie
offerte sulla continuità dei servizi erogati dal Centro con la
Ridefinizione della rete ospedaliera regionale nel 2017 e
l'approvazione da parte della Giunta Regionale del Percorso
diagnostico assistenziale per la Sclerosi Multipla in Regione
Sardegna nel 2019, ad oggi non è stata avviata alcuna iniziativa
che attui le lodevoli intenzioni espresse purtroppo solo sulla
carta", spiegano gli autori della petizione, che hanno deciso di
lanciare un appello online raccogliendo già migliaia di
adesioni: "come cittadini affetti da SM, e sulla base del
principio fondamentale del diritto alla salute sancito dalla
nostra Costituzione, chiediamo di ottenere una risposta su come
questa Amministrazione Sanitaria Regionale intenda predisporre
le strutture e ogni altra condizione necessaria per offrire
l'assistenza sanitaria e garantire la continuità terapeutica a
chi è colpito da una delle patologie più diffuse e invalidanti
in Sardegna".
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