/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sit-in al Poetto, "rinnovare contratto delle pulizie"

Sit-in al Poetto, "rinnovare contratto delle pulizie"

Bandiere e slogan, in Sardegna 6000 addetti in attesa

CAGLIARI, 18 maggio 2021, 13:12

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Al Poetto, ma per protestare. Bandiere e slogan questa mattina davanti all'ospedale Marino per la manifestazione regionale organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti. Obiettivo: sollecitare ancora una volta, dopo le iniziative nazionali dello scorso autunno culminate con lo sciopero del 13 novembre, il rinnovo del contratto del settore pulizie e multiservizi scaduto da otto anni.
    In Sardegna, i lavoratori coinvolti nella vertenza sono seimila: lavorano negli ospedali, nelle prefetture, negli uffici pubblici e privati. "E' vergognoso - denunciano i segretari Nella Milazzo (Filcams), Giuseppe Atzori (Fisascat) e Vincenzo Di Monte (Uiltrasporti) - che le associazioni datoriali non vogliano riconoscere il diritto al rinnovo del contratto, per giunta in un settore essenziale che ha visto impegnati i lavoratori in tutta la fase di emergenza sanitaria in attività delicate come ad esempio rendere agibili le sale operatorie degli ospedali".
    A giugno dell'anno scorso, le controparti ( Anip Confindustria, Confcooperative lavoro e servizi, Legacoop produzione e servizi, Unionservizi Confapi e Agci Servizi) avevano firmato un avviso comune rimasto poi- spiegano i sindacato- disatteso. Al tavolo delle trattative sono infatti emerse proposte che le sigle hanno considerato irricevibili. "Il rinnovo del contratto deve rappresentare un passo avanti e non un salto indietro come pretendono i datori di lavoro", concludono Milazzo, Atzori e Di Monte sottolineando la necessità che vengano garantiti un salario dignitoso e il giusto riconoscimento delle mansioni svolte.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza