Controlli obbligatori in ingresso negli scali sardi fino al 6 aprile. Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha prorogato l'ordinanza che prevede tamponi rapidi da somministrare ai passeggeri in entrata nell'Isola, in scadenza ieri e in vigore dall'8 marzo scorso.
Tre alternative possibili per chi sbarca e non sia già vaccinato o non si sia sottoposto a tampone molecolare con esito negativo almeno 48 ore prima della partenza. La prima: recarsi presso le aree dedicate in porti e aeroporti per sottoporsi a tampone antigenico rapido. Seconda: fare il test entro 48 ore dall'arrivo in una struttura pubblica o privata accreditata a proprie spese. Terza: entrare in isolamento fiduciario per dieci giorni. Riguardo alla prima alternativa, in caso di esito positivo scatteranno le procedure previste dalla legge per i casi di Covid-19 positivi. Tutte le prescrizioni saranno fatte rispettare dall'assessorato alla Sanità in accordo con le società di gestione dei trasporti aerei e marittimi. Resta anche l'obbligo per chi viaggia di registrarsi prima dell'imbarco nella sezione "Nuovo Coronavirus" nella home page del sito istituzionale della Regione o attraverso la app "Sardegna Sicura" scaricabile negli app store di Ios e Android. Attraverso la stessa piattaforma i passeggeri potranno dare atto dell'avvenuta vaccinazione (inoculazione di entrambe le dosi) e di sottoposizione al tampone con esito negativo.
OLTRE MILLE CONTROLLI AL GIORNO - Sono ripresi da lunedì 22 marzo i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l'emergenza sanitaria da Covid-19. Secondo i dati forniti dalla Regione tra le 18 del 23 marzo e le 18 del 24 marzo sono stati effettuati 1.080 controlli negli scali aeroportuali e portuali: 280 nell'aeroporto di Cagliari e 32 in quello di Alghero; 400 nel porto di Olbia, 272 in quello di Porto Torres, 51 a Cagliari, 45 a Golfo Aranci.
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