Crollo dei posti occupati da
pazienti Covid nelle terapie Intensive della Sardegna. Nel
secondo giorno in fascia arancione e con l'attivazione di 30
nuovi posti letto in area critica a Sassari, l'Agenas rileva che
la percentuale di positivi nelle Intensive dell'Isola arriva al
24%. Ieri era scesa dal 30% - soglia limite stabilita dal
Governo - al 25%, con un 11.5 casi in area critica per 100 mila
abitanti. Sotto soglia anche il numero di pazienti Covid in
Medicina e altri reparti
non critici: 28% con 101.7 posti occupati per 100mila abitanti.
Nel frattempo, mentre il governatore Christian Solinas chiede al
Governo, insieme con altri governatori della Lega, una revisione
dei parametri, Walter Ricciardi, docente d'Igiene e Medicina
preventiva alla Cattolica di Roma e consigliere del ministro
della Salute Roberto Speranza, dalle colonne dell'Unione Sarda
gela l'Isola: "Siamo davanti a una polemica francamente inutile
perché non c'è nulla su cui discutere. Il passaggio della
Sardegna in zona arancione è il frutto di un automatismo in base
ai dati inviati dalla Regione - osserva - Non c'è possibilità di
errore e il Governo, va detto chiaramente, non ha margini per
fare ulteriori ragionamenti o interpretazioni. Il ciclo
dell'epidemia è almeno bisettimanale - aggiunge - Quello che
deve essere osservato è il trend in 15 giorni e gli effetti
delle restrizioni possono essere valutati solo in quell'arco di
tempo. È il periodo minimo per valutare gli effetti delle nuove
misure".
Quindi se la Sardegna dovrà attendere due settimane prima di
poter sperare di tornare in zona gialla, la Regione potrebbe
ricorrere al Tar come ha già fatto la Lombardia per la zona
rossa (oggi è prevista l'udienza): "Ci tuteleremo", aveva detto
sabato Solinas ball'inaugurazione de nuovo reparto Intensivo a
Sassari subito dopo la firma di Speranza sull'ordinanza che
cambiava colore alla regione.
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