Nel novembre del 2017 aveva cosparso di feci il volto di un invalido 90enne di Alghero, a cui faceva da badante ed era stata arrestata con l'accusa di tortura. Ora il giudice del tribunale di Sassari, davanti al quale si è concluso il processo di primo grado con rito abbreviato, ha confermato l'accusa di tortura condannando la donna 66enne, Francesca Gaspa, originaria di Osilo ma residente ad Alghero, a due anni con la condizionale. Come evidenziano i quotidiani sardi, si tratta di una dei primi casi in Italia per quanto riguarda una condanna per tortura, il cui reato è stato introdotto nell'ordinamento italiano (613 bis del codice penale) solo nel luglio del 2017. Il giudice ha anche riconosciuto una provvisionale di 8mila euro a favore della parte danneggiata e il pagamento delle spese legali, circa 5mila euro.
A far scattare le indagini della Polizia era stata la denuncia dei familiari dell'uomo, un ex funzionario dell'Inps rimasto semi infermo a causa di un ictus: la moglie 80enne e la figlia dell'invalido erano accorse nella sua stanza attirate dalle grida disperate del pensionato e lo avevano trovato con il volto ricoperto dei propri escrementi. Accanto a c'era la badante.
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