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Dopo 30 anni restituisce sabbia rosa

Dopo 30 anni restituisce sabbia rosa

Turista veneto pentito la consegna a staff Parco La Maddalena

LA MADDALENA (SASSARI), 02 settembre 2019, 18:43

Redazione ANSA

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Dopo 30 restituisce sabbia rosa 'rubata ' a Budelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo 30 restituisce sabbia rosa  'rubata ' a Budelli - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo 30 restituisce sabbia rosa 'rubata ' a Budelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si chiama Alessandro il turista veneto originario di Fossò, in provincia di Venezia, che ha restituito un sacchetto di sabbia rosa 'rubata' 30 anni fa dalla spiaggia di Budelli, sull'arcipelago parco di La Maddalena. Con una lettera scritta a mano e consegnata in questi giorni al Museo naturalistico di Caprera insieme al maltolto, l'uomo spiega il perchè del suo pentimento.

"L'anno scorso ho visitato il vostro museo e devo dire che sono stato veramente colpito sia dalla quantità di materiale che dalla vostra cortesia, ma in particolare da una lettera scritta da una turista...... Ecco arrivo al punto - si legge nel testo reso pubblico dall'associazione Sardegna rubata e depredata - anche io nel lontano 1989 ho visitato l'arcipelago della Maddalena e come tanti sono stato alla spiaggia rosa e inconsapevole del gesto ho raccolto una manciata di preziosi granelli. Ora dopo tanti anni colgo l'occasione per restituirli al Parco scusandomi per il gesto". Grazie al diffondersi di una nuova coscienza ecologica e grazie alle campagne portate avanti da ambientalisti ed enti pubblici, anche Alessandro a distanza di anni ha avuto la possibilità di rimediare a quell'errore e chiedere scusa.

A fine luglio era stato un turista romano a compiere lo stesso gesto, riportando a Cabras (Oristano) la sabbia portata via 40 anni prima dalla spiaggia di Is Arutas, nota per i suoi particolari chicchi di quarzo sull'arenile. Un tema molto sentito nell'isola, in questi ultimi anni, quello dei numerosi furti di sabbia, con un'escalation di sequestri, in porti e aeroporti, da parte degli addetti alla sicurezza di materiale prelevato dai turisti nelle varie spiagge sarde. In molti casi si tratta di stranieri, che si giustificano dicendo di non sapere che portare via sabbia o conchiglie è un reato.
   

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