/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Time In Jazz, tra temi le migrazioni

Time In Jazz, tra temi le migrazioni

Edizione 32 del festival dal 7 al 16 agosto in Sardegna

MILANO, 26 marzo 2019, 13:52

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

di Carlo Mandell

Un festival che non è solo una questione di musica, ma di arte, accoglienza, contaminazione e dialogo tra culture differenti. L'idea, che quest'anno è pronta a manifestarsi nella sua trentaduesima edizione, è quella di Time In Jazz, la rassegna che andrà in scena in Sardegna, tra Berchidda e dintorni, dal 7 al 16 agosto. "Abbiamo sempre avuto nel nostro DNA l'idea di apertura - ha raccontato Paolo Fresu, trombettista di fama mondiale e fondatore, oltre che direttore artistico, del festival - e di questi tempi il concetto è diventato ancora più importante per i risvolti sociali in cui viviamo".

L'edizione di quest'anno di Time in Jazz porta il significativo titolo di 'Nel mezzo del mezzo', proprio per indicare il crocevia di culture e generi artistici del quale la rassegna si propone di essere testimone. Nel programma, annunciato questa mattina, sono previsti una quarantina di eventi musicali che si susseguiranno da mattino a notte all'interno di spazi e scenari differenti: ci sarà la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, il paese natale di Fresu, ma anche i boschi e le chiesette campestri nei dintorni del paese e i siti più rappresentativi degli altri centri in cui il festival farà tappa: Arzachena, Cheremule, Erula, Mores, Olbia, Ploaghe, Telti, Tula, Tempio Pausania e altri ancora.

Accanto alla musica, un ampio ventaglio di iniziative tra presentazioni di libri sensibilizzazione ambientale, laboratori e spettacoli per bambini, progetti di inclusione per migranti, oltre alla consueta rassegna di film documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu. "Il nostro obiettivo - ha spiegato Fresu - è sempre stato quello di parlare della società in cui viviamo utilizzando gli strumenti che conosciamo meglio: la musica e l'arte in generale, che si parlano tra di loro e creano anche un indotto economico non indifferente sul territorio".

Sul fronte musicale, nel cast annunciato per la prossima estate ci sono anche i nomi di Omar Sosa e Yilian Cañizares, Nils Petter Molvær, Jaques Morelenbaum, oltre ad una corposa presenza della scena jazzistica nazionale, ma anche Ornella Vanoni e l'Orchestra Mirko Casadei. "Siamo partiti nel 1988 - ha ricordato il trombettista - quando ero molto giovane. Le idee di allora erano però molto precise, forse proprio perché poche, e la principale era quella di creare una manifestazione con uno sviluppo nel tempo. C'è sempre un percorso da fare, dalla semina al raccolto".

Durante la giornata inaugurale e in occasione del ventennale della scomparsa di Fabrizio De André, Time In Jazz ritorna a far tappa anche L'Agnata, la tenuta nei pressi di Tempio Pausania, a metà anni Settanta dimora del cantautore genovese. "In un certo senso il nostro può anche essere considerato un progetto politico - ha spiegato Fresu - laddove il nostro obiettivo è il bene comune e quello di dimostrare quanto la musica e la cultura siano uno strumento potentissimo per migliorare il mondo"

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza