/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Teatro: Cecchi mette in scena Pirandello

Teatro: Cecchi mette in scena Pirandello

Applausi a Sassari e Cagliari, fino al 10 al Teatro Massimo

CAGLIARI, 08 marzo 2019, 18:08

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Magnifica prova d'attore per Carlo Cecchi, protagonista e regista dell'"Enrico IV" di Luigi Pirandello. La pièce è in cartellone fino al 10 marzo al Teatro Massimo di Cagliari, dopo la prima sassarese del 5, per La Grande Prosa del Cedac.
    L'artista fiorentino si confronta con uno dei testi emblematici del drammaturgo siciliano. La trama è nota: a causa di una caduta durante una cavalcata in costume, un giovane aristocratico precipita nella follia immedesimandosi nel suo personaggio, l'imperatore Enrico IV, finché vent'anni dopo si tenta una terapia choc per riportarlo alla ragione. Gli effetti sono imprevedibili e davanti alla donna amata e perduta, e all'immagine di lei com'era, accanto al suo rivale di allora la "recita" s'interrompe e il "folle" rivela l'origine della sua, presunta, pazzia. "Enrico IV fu scritto per Ruggero Ruggeri, il "Grande Attore" del primo Novecento" - ricorda Cecchi nelle note - prima di tutto ho ridotto drasticamente molte delle lunghissime battute del Grande Attore. Conseguentemente gli altri personaggi acquistano un rilievo che spesso, soverchiati dal peso delle battute del protagonista, rischiano di perdere. E ho fatto della follia e della recita della follia di Enrico IV, che nell'originale ha una causa clinica un po' banale, una decisione dettata da una sorta di vocazione teatrale: non per nulla, il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo".
    Sulla scena Cecchi incarna Enrico IV, istrionico e capriccioso, sovrano per burla, ora che la tragedia è diventata una farsa, ma pur sempre "sul serio", che come un capocomico costringe a "recitare" per lui gli ospiti, intimiditi e spaventati dalle sue possibili reazioni, indossando la maschera della follia. Viaggio nei labirinti della mente con la pièce che mostra quanto sia sottile il confine tra normalità e alienazione mentale, la crudeltà dello scherno verso chi appare più fragile, i pregiudizi e l'ipocrisia della società e si rivela a quasi cent'anni dal debutto nel 1922 di assoluta e sconcertante modernità.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza