Si estende la protesta dalle campagne
alla Capitale dove in Piazza Montecitorio, davanti al
Parlamento, sono arrivati gli agricoltori colpiti dalle pesanti
calamità con il dimezzamento del raccolto nazionale di olio di
oliva ed i pastori messi in ginocchio dalle speculazioni sulle
quotazioni del latte.
Di fronte agli insopportabili ritardi ed ai rimpalli di
responsabilità, spiega Coldiretti, nell'affrontare la drammatica
emergenza dei danni provocati dal gelo e dalla Xylella che
avanza inarrestabile distruggendo milioni di ulivi, migliaia di
agricoltori della Coldiretti guidati dal Presidente Ettore
Prandini sono stati costretti a lasciare le proprie aziende, ma
ci sono anche i pastori sardi per far conoscere alle Istituzioni
nazionali la tragedia del latte di pecora sottopagato con un
grande striscione "Rispetto per la tragedia dei pastori sardi"
davanti a bidoni di latte accatastati.
I pastori regalano pecorino romano nella piazza colorata di
giallo da gilet, palloncini, bandiere, striscioni e cartelli in
cui si legge tra l'altro "Chiudiamo i porti al falso olio
italiano", "Senza agricoltura non si mangia", "Burocrazia fa più
danni delle calamità".
L'obiettivo - sostiene la Coldiretti - è garantire un futuro
ad un settore strategico per il Made in Italy e difendere il
lavoro, l'economia e il territorio
Lo scorso anno sono stati cancellati centomila posti di
lavoro in Italia nella filiera dell'olio extravergine di oliva
con un trend che rischia di diventare irreversibile se non si
interviene con strumenti adeguati. "Per affrontare l'emergenza
serve un intervento mirato per consentire ai produttori
duramente colpiti dalle gelate di ripartire con un efficace
coordinamento istituzionale tra il livello regionale e quello
nazionale" afferma il presidente della Coldiretti Ettore
Prandini. "Deve partire al più presto il Piano Salva Olio
presentato dalla Coldiretti - continua Prandini - per rilanciare
il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati.
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