Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pil Sardegna tra più alti al Sud, +1,9%

Pil Sardegna tra più alti al Sud, +1,9%

Nel Mezzogiorno +0,8% in 2018, a Centro-Nord +1,3%

ROMA, 08 novembre 2018, 11:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2017 Calabria, Sardegna e Campania sono le regioni meridionali che hanno fatto registrare il più alto tasso di sviluppo, rispettivamente +2%, +1,9% e +1,8%. "Si tratta di variazioni del Pil comunque più contenute rispetto alle regioni del Centro-Nord, se confrontate al +2,6% della Valle d'Aosta, al +2,5% del Trentino Alto Adige, al +2,2% della Lombardia". E' quanto emerge dal rapporto 2018 dello Svimez, 'L'economia e la società del Mezzogiorno'.

Nel quadro di un rallentamento generale dell'economia italiana il Pil del Mezzogiorno nel 2018 dovrebbe attestarsi allo 0,8% mentre quello del Centro-Nord all'1,3% riaprendo così "la forbice" tra Centro-Nord e il Sud, stima ancora l'istituto che sottolinea come "nel corso dell'anno gli investimenti, che sono la componente più dinamica della domanda, crescono in entrambe le aree, ma in maniera più marcata al Nord: +3,8 nel Sud, +6,2% nel Centro-Nord". Ma, si legge ancora nel rapporto, "è soprattutto la riduzione dei consumi totali, che crescono nel Mezzogiorno dello 0,5% e al Centro Nord dello 0,8%, ad incidere maggiormente sul rallentamento meridionale". Nel 2017 il Pil è cresciuto nel Mezzogiorno dell'1,4%, rispetto al +1,5% nel Centro-Nord (+1,5%). L'anno precedente al Sud era aumentato del +0,8%, spiega il rapporto Svimez.

"Prosegue quindi la lenta ripresa, seppur in un contesto di grande incertezza e col rischio di una frenata dell'economia meridionale", si sottolinea. La crescita è legata "al forte recupero" del comparto manifatturiero (+5,8%), in particolare nelle attività legate ai consumi, e, in misura minore, delle costruzioni (1,7%). "I positivi segnali di ripresa dell'ultimo triennio dal 2015 al 2017 testimoniano la graduale uscita dalla crisi dell'industria manifatturiera nel Mezzogiorno, che ha realizzato un recupero più che doppio rispetto al resto del Paese", si legge nel rapporto Svimez 2018.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza