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Regione contro Roma su piccoli ospedali

Regione contro Roma su piccoli ospedali

Art.1-Sdp, a rischio sopravvivenza 10 strutture territoriali

CAGLIARI, 14 settembre 2018, 10:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il ministero ci chiede di chiudere i piccoli ospedali e di tagliare servizi. Noi non ci stiamo e difendiamo le scelte fatte lo scorso ottobre, nel rispetto dello stesso Decreto ministeriale 70, lavorando con il Consiglio regionale per garantire la permanenza dei servizi sanitari nei territori". Il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, va all'attacco del Governo dopo la bocciatura da parte di Roma della riorganizzazione della rete ospedaliera, un tema già 'caldo' per la Giunta di centrosinistra e ora al centro di una nuova bufera politica, con l'opposizione che chiede le dimissioni dell'assessore alla Sanità Luigi Arru e un partito della coalizione di maggioranza, il Pds, che è prossimo al braccio di ferro di Aula quando a giorni verrà discussa la mozione di censura nei confronti di Arru presentata dai loro consiglieri regionali.

"Abbiamo salvato ospedali indispensabili utilizzando le prerogative previste dallo stesso Dm 70 - spiega il governatore - Non ci interessano le polemiche su quando è arrivato il parere, chi governasse in quel momento, chi ha firmato la nota. Sono polemiche sterili da campagna elettorale. Quel che conta davvero è la battaglia che siamo pronti a portare avanti e chi starà con noi in difesa dei sardi". Il riferimento è al senatore del Psdz-Lega Christian Solinas, che ha reso noto la bocciatura da parte del ministero della Salute guidato da Giulia Grillo, ricordando però alla maggioranza di centrosinistra che le criticità erano già emerse con la ministra Lorenzin e il governo 'amico' di Gentiloni.

ARRU NELLA BUFERA. La Regione è pronta a difendere in tutte le sedi la propria autonomia sulle scelte fatte in merito alla riorganizzazione della rete ospedaliera sulla base del decreto ministeriale 70. Lo annuncia l'assessore della Sanità, Luigi Arru, replicando al senatore del Psd'Az-Lega Christian Solinas che ha reso noto la bocciatura.

L'opposizione torna ora all'attacco e alcuni esponenti del centrodestra chiedono le dimissioni dell'esponente della Giunta. La maggioranza fa quadrato attorno ad Arru - "il governo M5s-Lega lede l'autonomia della Sardegna e vuole chiudere i piccoli ospedali" - eccetto il Pds, che continua ad avere nel mirino il titolare della Sanità: "la proposta di riordino non doveva essere vagliata da Roma". Martedì 18 si annuncia battaglia in Aula: all'esame la mozione di censura ad Arru firmata dal Pds.

SOLINAS, CRITICITA' EMERSE CON GENTILONI - Il tavolo di monitoraggio che ha giudicato la rete ospedaliera della Sardegna incoerente rispetto ai parametri fissati nel decreto ministeriale 70 si è insediato con l'allora ministra Lorenzin, ha condiviso con la Regione la "metodologia operativa" il 18 marzo 2016 e ha chiuso i lavori il 31 maggio 2018, quindi meno di tre mesi dopo le politiche del 4 marzo che hanno promosso alla guida del Paese il governo Lega-M5s. Lo ricorda su Facebook il senatore del Psd'Az-Lega, Christian Solinas, che ha rivelato stralci del documento inviato via pec dal ministero al dg dell'assessorato della Sanità.

Insomma, chiarisce il parlamentare, "l'intero procedimento è nato e si è concluso sotto il Governo Gentiloni". E dunque, attacca l'esponente dell'opposizione, "Arru fa l'autonomista della domenica, chiamando oggi il popolo a raccolta contro il provvedimento di bocciatura della rete ospedaliera, che intesta surrettiziamente all'attuale governo". In effetti, il titolare della Sanità aveva accusato Solinas di "sposare la linea del ministero e quindi dell'attuale governo che porterebbe alla chiusura dei nostri ospedali, il tutto alla faccia dell'Autonomia rivendicata in Sardegna ma dimenticata all'ombra della Lega".

La verità, sostiene il senatore, è che "la Giunta regionale ha fallito sulla sanità: prima ha utilizzato l'esigenza di allinearsi al Dm 70/2015 per fare un'unica Azienda, per chiudere ospedali piccoli e grandi, sopprimere strutture e reparti creandone di nuovi in modo disorganico e frammentario, penalizzando i presidi periferici e territoriali, ed ora chiama a raccolta i Comuni brandendo iperbolici e poco credibili ricorsi". "Arru - denuncia Solinas - conosceva le criticità almeno dal 31 maggio e il fatto grave è che egli in più occasioni abbia tenuto celato l'esito dell'istruttoria al Consiglio regionale mentre io lo ho reso pubblico come ritengo doveroso che sia rispetto alla massima istituzione dei sardi".

PDS, ARRU CAPOPOLO NON E' CREDIBILE - "Ora che i buoi sono scappati, il nostro assessore regionale alla Sanità vorrebbe fare il capopopolo agitando lo spettro della protesta contro un esondante ministero". Così i consiglieri del Partito dei sardi dopo la bocciatura della legge di riordino della rete ospedaliera da parte del ministero della Salute. Pds ancora all'attacco della Giunta, dunque, pur essendo parte della maggioranza che la sostiene. Martedì 18 in Aula sarà discussa la loro mozione di censura contro l'assessore Luigi Arru per il trattamento dei pazienti diabetici.

"A noi non colpisce la posizione del ministero - sostengono Giangranco Congiu, Augusto Cherchi, Roberto Desini, Piermario Manca e Alessandro Unali - sorprende piuttosto l'improvvisa 'furia impugnativa' del nostro assessore alla Sanità". "Ma come? - chiedono in polemica - ti sei volontariamente sottoposto ad uno scrutinio non richiesto e non necessario e oggi ti lamenti perché la struttura governativa conferma la sua attitudine centralista e verticista che non vede altro al di fuori di una pedissequa applicazione del Dm 70?". Secondo il Pds, infatti, "la rete ospedaliera non doveva essere sottoposta ad alcun vaglio postumo da parte di chicchessia". Anche questo, ricordano, "abbiamo scritto nella mozione di censura contro l'assessore di cui si parlerà martedì in Aula".

PD, GOVERNO VUOLE CHIUDERE I PICCOLI OSPEDALI - "Il governo M5s-Lega chiede alla Regione Sardegna di sopprimere i presidi di Iglesias, La Maddalena, Isili, Guspini, Muravera, Bosa, Tempio, Ozieri, Ghilarza e Lanusei". E' l'allarme lanciato dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco, dopo la bocciatura della legge di riordino della rete ospedaliera da parte del tavolo di monitoraggio ministeriale.

"Oggi - ribadisce il consigliere Gigi Ruggeri - questo governo con in prima fila i sardi che voltano le spalle all'autonomia, chiede alla Regione di sopprimere i piccoli ospedali, i presidi specialistici e i punti nascita, prescindendo dalla loro collocazione geografica, sociale e dal loro senso dentro la rete ospedaliera". "Non staremo a guardare - fanno sapere entrambi gli esponenti della maggioranza - faremo tutto ciò che è necessario per garantire il rispetto della nostra autonomia e per il mantenimento di tutti i presidi ospedalieri".

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