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Bimbo morto in piscina:inchiesta Procura

Bimbo morto in piscina:inchiesta Procura

Attesa per autopsia. Lutto cittadino a Irgoli, nel Nuorese

NUORO, 04 settembre 2018, 10:25

Redazione ANSA

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Piscina Orosei - RIPRODUZIONE RISERVATA

Piscina Orosei - RIPRODUZIONE RISERVATA
Piscina Orosei - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una tragica fatalità ha portato alla morte di un bimbo di sette anni nella piccola piscina alta un metro e 20, condivisa tra due residence a Orosei. La retina del bocchettone di scarico, un foro di 40 centimetri, rotta da qualche giorno, come ha ammesso il gestore della struttura; forse un giocattolo caduto in acqua, sembra una pallina con cui stava giocando a bordo vasca, e il piccolo, esperto nuotatore, che si tuffa per recuperarlo. Poi l'imprudenza: la mano si infila nel bocchettone e lui resta intrappolato sul fondo. E' attorno a questa ricostruzione che stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Siniscola, coordinati dalla Procura di Nuoro, per dare un perchè alla morte del piccolo Richard Mulas, 7 anni, mamma dell'Ecuador, dipendente del residence dove il bimbo è morto annegato, e papà di Irgoli.

Il fascicolo è stato aperto per omicidio colposo e sarebbe imminente l'iscrizione dei primi nomi sul registro degli indagati. La sostituta procuratrice Ilaria Bradamante, titolare dell'inchiesta, ha già affidato l'incarico al medico legale dell'ospedale San Francesco di Nuoro per l'autopsia sul corpo del bambino ma l'esame, fissato per oggi, è slittato ai prossimi giorni, pare mercoledì. Gli accertamenti e i sopralluoghi si susseguono: la piscina è stata svuotata per analizzare lo stato del bocchettone dello scarico sul fondo dell'impianto. Per ammissione del titolare della struttura, Sergio Appeddu, la retina di protezione si era rotta già da qualche giorno, ma non pensava che questo avrebbe rappresentato un problema.

"Non è possibile venire risucchiati mentre ci si passa davanti - ha detto - C'è un buco di 40 centimetri e la mano di un adulto lì non ci entra". Gli inquirenti dovranno anche verificare il rispetto delle norme di sicurezza della piscina. Anche se "la Sardegna - spiega il presidente di Federalberghi Paolo Manca - non ha una legge specifica sulle vasche nelle strutture ricettive: la materia è regolata da un accordo Stato-Regioni del 2003 che doveva essere recepito a livello regionale. Ma nell'Isola non è mai accaduto". Un vuoto normativo nel quale però l'intesa istituzionale fissa alcuni paletti: "l'assistenza ai bagnanti deve essere assicurata durante tutto l'orario di funzionamento della piscina". In questo residence di Orosei, però, il bagnino non c'era: sembra che il tipo di impianto - dimensioni e profondità - consentisse al gestore di fare a meno del servizio di salvataggio. Anche questo aspetto è sotto la lente della Procura.

Intanto è shock sia ad Orosei che a Irgoli. Il sindaco del paese della Baronia dove il piccolo Richard viveva con i genitori e una sorella ha annullato tutte le manifestazioni e proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. "E' una tragedia troppo grande, le parole, quando si tratta di un bimbo così piccolo, non servono, c'è solo dolore", ha detto all'ANSA il primo cittadino Ignazio Porcu.

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