Si riaccendono le luci
del palcoscenico di "Ai confini tra Sardegna e jazz". Grande
musica dal calar del sole a notte inoltrata dall'1 al 9
settembre tra piazze, spiagge, chiese a Sant'Anna Arresi, ma
anche San Giovanni Suergiu e Masainas, nel Sulcis Iglesiente. E
un filo rosso: le integrazioni fra culture, popoli, generi e
stili musicali. Sono attesi artisti del calibro di Rob Mazurek,
Lonnie Smith, Joe Chambers (programma completo su
www.santannarresijazz.it). Strumento principe dell'edizione 2018
della storica manifestazione internazionale organizzata
dall'associazione Punta Giara, è il pianoforte. Incontro e
integrazione anche tra giovani musicisti sardi e il mondo. Da
qui la coproduzione con il Conservatorio di Cagliari che vede
Tyshawn Sorey dirigere 70 musicisti nel ricordo di Butch Morris.
Tra gli ospiti anche David Murray, che realizzerà un concerto
sulla base di partiture trovate nell'archivio di Morris. Murray
terrà un secondo concerto di stampo improvvisativo dedicato al
tema della rassegna in quartetto. "Ai confini tra Sardegna e
Jazz" propone non solo musica ma anche laboratori, workshop
escursioni alla riscoperta del territorio con le sue bellezze
naturalistiche, storico architettoniche e archeologiche. In
cartellone, tra gli altri, anche il quartetto italiano Roots
Magic, i The White Desert Orchestra diretti da Eve Risser, The
Young Mothers, il trio austriaco dei Radian, i Talibam & Joe
McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen.
Protagonista di un concerto al tramonto sarà Alexander
Hawkinsal. Grande musica anche con i The Blacktonese. Chiusura
in bellezza con gli Snake Platformorchestra proveniente dal
Conservatorio di Cagliari e i The long Canescon con un omaggio a
Carlo Mariani dinanzi alla chiesa romanica di Palmas Vecchio a
San Giovanni Suergiu.
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