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Iroman Zanda torna in Sardegna

Iroman Zanda torna in Sardegna

Dopo odissea Canada e decine di operazioni riabbraccia amici

CAGLIARI, 25 giugno 2018, 17:48

Redazione ANSA

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Torna nella sua Sardegna dopo quasi cinque mesi, 150 giorni iniziati con l'entusiasmo e la voglia di ottenere un buon risultato alla Yukon Artic Ultra, la maratona estrema lungo i ghiacci del Canada, e diventati un incubo quando ha smarrito il percorso tracciato ed è stato costretto a sopravvivere per quasi 14 ore all'aperto a meno 50 gradi, una drammatica esperienza che gli costerà l'amputazione degli arti. Roberto "Massiccione" Zanda, l'extreme runner cagliaritano, arriva all'aeroporto di Cagliari Elmas questa sera intorno alle 22 proveniente da Torino. Ad attenderlo ci saranno familiari, amici, parenti e tutti quelli che in questi mesi hanno seguito la sua odissea scandita da una serie interminabile di tappe.

L'1 febbraio l'ironman, noto per aver preso parte a maratone estreme nel deserto, partecipa alla competizione in Canada. La gara si rivela più difficile del previsto e già dopo pochi giorni molti concorrenti si ritirano. "Massicione" continua nonostante le proibitive condizioni climatiche, ma purtroppo anche lui è costretto a mollare a causa del congelamento di mani e piedi dopo aver percorso 319 dei 489 chilometri della gara. Roberto viene recuperato dagli organizzatori della competizione dopo quasi 14 ore all'aperto. Viene trasportato in elicottero all'ospedale di Whitehorse dove i medici tentano di salvargli mani e piedi.

Il 18 febbraio lascia il Canada e viene trasferito ad Aosta, nell'ospedale Umberto Parini, centro specializzato nei casi di congelamento estremo. Il 12 marzo i medici decidono di amputare parte dei piedi. Contemporaneamente l'Officina Ortopedica Maria Adelaide, azienda specializzata in arti bionici di ultima generazione, si fa avanti per aiutare lo sportivo sardo. Il 19 marzo Zanda viene trasferito al Cto di Torino, nel reparto del dottor Bruno Battiston, per gli interventi agli arti superiori. Il 21 marzo gli vengono amputate una mano e alcune dita dell'altra.

Da quel giorno "Massiccione" ha testato gli arti bionici e ha iniziato la riabilitazione che adesso proseguirà in Sardegna. "Torno a casa - aveva detto nel corso della conferenza stampa al Cto di Tornino - voglio fare una cena sarda e, soprattutto, voglio abbracciare i miei amici e riposarmi, ne ho tanto bisogno". Promettendo: "tornerò a correre". Già domani sarà al Brotzu per una serie di visite, poi sarà trasferito nella casa di cura San Salvatore per la riabilitazione e a settembre tornerà a Torino per gli ulteriori step.

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