Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pd: Cucca si dimette da segretario

Pd: Cucca si dimette da segretario

Lascia in apertura di assemblea, "non ci sono più alibi"

ORISTANO, 11 giugno 2018, 20:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Tre mesi dopo la sconfitta elettorale del 4 marzo Giuseppe Luigi Cucca lascia la segreteria regionale del Partito democratico. "Dopo il buon risultato di Iglesias (centrosinistra avanti di quasi 20 punti sul centrodestra in vista del ballottaggio, ndr) credo sia necessario un sussulto, un colpo di reni che ci consenta di arrivare a una soluzione per permettere al partito di respirare - ha detto il senatore nel suo lungo intervento che ha aperto l'assemblea regionale ad Abbasanta - e a questo punto non mi resta che rassegnare le mie dimissioni".

Adesso, prosegue, "non ci sono più alibi, vediamo cosa riusciamo a fare, le soluzioni non sono tante". Da oggi il regolamento dello statuto prevede che decorrano 30 giorni fino alla convocazione di una nuova assemblea, 30 giorni per cercare un nuovo segretario, oppure per prendere atto dell'impossibilità di trovare una soluzione e di andare al congresso. Cucca ha chiarito di propendere per la prima ipotesi.

"Penso che non sia utile arrivare a congresso - ha spiegato l'esponente dem - possiamo invece individuare una figura alta e terza, tanto autorevole da esser certi che non risponde a ordini di nessuno: proviamoci, ora avete le dimissioni, siamo obbligati a trovare tutti assieme una soluzione per arrivare alle regionali in modo coeso". Fermo restando, ha chiarito, che "da domani ci sarò anch'io a lavorare".

CUCCA, SI RIPARTA DA RISULTATO DI IGLESIAS - "Mi sono scontrato con la miopia di molti dirigenti che si sono arroccati su posizioni inconciliabili generando lo stallo". L'ormai ex segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca, ripercorre i tre mesi post voto del 4 marzo. "In questo periodo ho ribadito più volte che ero disposto a lasciare qualora vi fosse un serio progetto di rilancio, e ho anche auspicato il rinnovamento della classe dirigente dando maggiore spazio alla componente giovanile - ha spiegato nel suo intervento all'assemblea regionale a Su Baione - ho detto ai giovani di osare, di liberarsi del correntismo, di avere il coraggio di manifestare le proprie idee, di prendersi il partito".

Un invito, ha sottolineato, che "rinnovo ora più che mai, oggi è una giornata particolare per il nostro partito, che coincide con il giorno dopo le elezioni amministrative che hanno determinato risultati molto significativi, e hanno dato un insegnamento utile anche per il futuro del partito: da un lato Iglesias, laboratorio esemplare di quel rinnovamento sempre invocato ma mai realizzato e dalla ritrovata coesione nel centrosinistra, e dall'altro Assemini dove la spaccatura nel Pd ha favorito gli altri candidati". Da qui bisogna ripartire, conclude Cucca, "perché il risultato di Mauro Usai ci deve far sperare, ma dobbiamo innanzitutto superare quella visione egoistica che ha distrutto ogni tentativo di ricostruzione e di rinnovamento, e dobbiamo lasciare da parte i personalismi".

CORRENTI DIVISE SUL DOPO CUCCA - Due strade per il dopo Cucca, previste entrambe dal regolamento del Pd. Da una parte la possibilità di lavorare nei trenta giorni che devono trascorrere sino alla prossima assemblea con lo scopo di trovare una persona terza e autorevole, libera da condizionamenti di corrente: si tratta della soluzione indicata dall'ex segretario regionale nel suo intervento in cui ha presentato le dimissioni. Dall'altra, se non si riesce a raggiungere un accordo, si profila l'apertura della fase congressuale. Ipotesi, questa, prediletta dai soriani.

"Non credo sia il momento di cercare terze persone, non servono notai, serve invece che la discussione si faccia più alta per capire le esigenze della Sardegna", dice all'ANSA l'europarlamentare del Pd, Renato Soru, dopo la chiusura dei lavori. Dolores Lai, che già aveva manifestato la sua volontà di candidarsi alla segreteria subito dopo il 4 marzo, rilancia: "Ho accolto con un sospiro di sollievo le dimissioni del segretario, son trascorsi quasi quattro mesi in cui il partito non è riuscito neanche a concludere l'analisi del voto - spiega - quindi ho accolto con favore l'invito di Cucca ai giovani a farsi avanti con coraggio e fermezza".

Ma, aggiunge, "io colgo l'invito anche nel senso che non dobbiamo avere paura del congresso, l'unica strada per ricostruire il partito e consentire un ricambio generazionale, e nella quale ripropongo la mia candidatura". Se i soriani sono per il congresso, i popolari riformisti lo eviterebbero, come i renziani: "Sono convinto che non abbiamo tempo per celebrarlo, ci porterebbe via tre mesi che non abbiamo", commenta l'ex parlamentare Silvio Lai.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza