Prime linee guida dell'Azienda
per la tutela della salute sul biotestamento. Le disposizioni
del provvedimento riguardano le procedure da seguire per il
rispetto dell'autodeterminazione delle persone, l'acquisizione
del consenso informato ai trattamenti sanitari, il consenso dei
minori e delle persone incapaci di intendere e di volere e
l'istituto delle disposizioni anticipate di trattamento. I
processi assistenziali tracciati da Ats mirano a valorizzare la
“relazione di cura e di fiducia” tra assistito e medico
basandola sul consenso informato.
La relazione di cura, che ricomprende tutti i professionisti
dell'equipe sanitaria, coinvolge, oltre l'assistito, anche i
suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente
ovvero una persona di fiducia dello stesso, qualora lo desideri.
"Tutti i professionisti che operano in ambito Ats - spiega
l'azienda - devono garantire il diritto di ogni paziente di
conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informato
in modo completo, aggiornato e comprensibile riguardo alla
diagnosi, prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti
diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo
alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale
rifiuto del trattamento sanitario. Gli operatori riconoscono
anche il diritto della persona assistita di poter rifiutare, in
tutto o in parte, di ricevere le informazioni, ovvero indicare i
familiari o una persona di fiducia incaricati di riceverle e di
esprimere il consenso in sua vece".
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