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Alluvione: Ponte Oloè, nuova protesta

Alluvione: Ponte Oloè, nuova protesta

"Basta ritardi, pronti a restituire le schede elettorali"

NUORO, 24 febbraio 2018, 13:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nuova manifestazione di protesta sulla provinciale Oliena-Dorgali - dove nell'alluvione del novembre 2013 era crollato il ponte di Oloè ed era morto il poliziotto Luca Tanzi - per rappresentare il disagio della chiusura della strada a causa dei problemi di sicurezza del ponte, sotto sequestro da parte della Procura di Nuoro.
    L'iniziativa, che ha coinvolto stamani centinaia di persone, è stata promossa dal comitato Pro Oloè che ha chiamato a raccolta, cittadini e decine di sindaci del territorio per chiedere un'immediata soluzione: la riparazione del ponte per cui sono stati stanziati 4 milioni di euro. In tanti, infuriati, hanno minacciato di restituire le schede elettorali e non votare il 4 marzo. "Basta ritardi - ha detto il presidente del comitato Cenceddu Palimodde - la strada è chiusa da quasi un anno, non possiamo più andare avanti così. Per andare nelle nostre aziende vicine al paese dobbiamo allungare moltissimo il percorso e passare in strade dissestate. Le nostre aziende sono in difficoltà e la stagione estiva è alle porte. Chi di dovere deve risolvere immediatamente questo problema".
    I disagi della provinciale colpiscono anche i cittadini di Dorgali che per arrivare a Nuoro devono affrontare strade alternative, anche loro allungando il percorso e passando dalla 129 o dalla 131 Dcn. "Sono qui per solidarizzare con il comune di Oliena ma anche per rappresentare il disagio che vive la mia comunità - ha detto la sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello - ieri ho avuto un incontro in Prefettura con i referenti sia della Regione che della Provincia che ci hanno detto che le cose non sono ferme. Qualche speranza che si possa intervenire a breve per mettere in sicurezza il ponte e aprire la strada ce l'hanno data. Mi è stato spiegato che la Provincia la prossima settimana presenterà la richiesta di dissequestro della strada alla Procura per poter iniziare i lavori. Così non si può andare avanti: per i nostri pendolari, per il turismo che arriverà nella nostra costa tra qualche mese, ma anche per le ambulanze che percorrendo le strade alternative, da Dorgali arrivano a Nuoro 10 o 15 minuti dopo, sono minuti che fanno la differenza".

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