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Porte aperte ai parenti in Rianimazione

Porte aperte ai parenti in Rianimazione

Primo caso in Sardegna, si va verso accesso libero 24 ore

CAGLIARI, 23 gennaio 2018, 12:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rivoluzione all'ospedale Brotzu: fine dell'isolamento dei pazienti dai familiari, per la prima volta porte aperte ai parenti anche in Rianimazione. È l'unico caso in Sardegna ed è una delle poche esperienza italiane che va in questa direzione: soltanto il 2-3 percento dei nosocomi in Italia consente le visite nel più delicato dei reparti.
    La svolta è stata presentata oggi nella sala Ciccu della struttura sanitaria di via Peretti a Cagliari. Si comincia dalle 13 alle 21. Ma l'obiettivo - ha spiegato il direttore sanitario Vinicio Atzeni - è molto più ambizioso: tenere aperto il reparto ventiquattro ore su ventiquattro.
    "È una novità - ha detto Atzeni - che rientra nel quadro della umanizzazione delle cure. Con il paziente sempre più al centro del percorso. Ma è una strada che abbiano già intrapreso in altri settori, dalle nascite al pronto soccorso".
    Un rinnovamento culturale. Con una rifondazione organizzativa: "Puntiamo su un ospedale sempre più aperto a parenti e associazioni - ha precisato- convinti che è utile per tutti che il paziente si trovi in un ambiente favorevole". Anche perché, ha sottolineato il Tribunale del malato, Rianimazione è uno dei reparti in cui il parente spesso arriva sconvolto, incapace quasi di chiedere e ricevere informazioni. Come dire: le porte aperto aumenteranno sicuramente le possibilità di corretta comunicazione.
   

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