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Cinema: premio a Bandidos e Balentes

Cinema: premio a Bandidos e Balentes

L'opera di Mulas trionfa a Milano al Festival mondiale

CAGLIARI, 05 dicembre 2017, 14:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ripercorre attraverso lo sguardo di una madre e vedova la stagione delle faide e dei sequestri a cavallo tra gli anni '50 e '60. L'Italia e la Sardegna trionfano a Milano al Festival Mondiale del Cinema. "Bandidos e Balentes - Il codice non scritto" del giovane regista di Thiesi Fabio Manuel Mulas, è il miglior film in lingua straniera 2017 e candidato per 5 nomination al Festival. E' il più alto riconoscimento per i lungometraggi. Il film, 100 per 100 made in Sardegna, dal cast all'auto produzione, si è imposto su una rosa di 400 provenienti da tutto il mondo.

Parlato in 45 varianti di lingua sarda è stato l'unico rimasto in gara a rappresentare l'Italia. Mulas trae ispirazione dalle preziose pagine di un diario che un carabiniere di Oristano, Gianluca Pirastu, ha annotato nei suoi trent'anni di servizio. Nel cast anche Luca Locci, rapito quando era appena un bambino di sette anni.

"Si è messo coraggiosamente in gioco per interpretare lo stesso ruolo che ha vissuto drammaticamente nella vita - spiega all'ANSA il regista - è in lavorazione il docufilm che ricostruisce la sua vicenda". Centrali in questa storia sono le figure femminili legate al matriarcato. La protagonista è interpretata da Katia Corda di Mamoiada, il protagonista da Giuseppe Garippa di Oliena.

Numeroso il cast di 140 attori, tutti sardi. A parlare nel film è anche la natura straordinaria e le bellezze archeologiche dell'Isola: domus de janas, nuraghi e rifugi di pastori in un 'viaggio' tra Mamoiada, Lei, Silanus, Benetutti, Thiesi, Giave, Macomer e Bonorva. La sceneggiatura è di Tonino Pischedda, fotografia di Stefano Desole, anche aiuto regista e co-montatore con Gabriele Brundu.

Le musiche del film sono di Daniele Barbato Boe. "Bandidos e Balentes - Il codice non scritto" è in finale in 122 festival di tutto il mondo per l'intero 2018, compreso il David Donatello. "Con i suoi 34 Award ottenuti, risulta il film più premiato nella storia del cinema sardo - sottolinea il regista - una grande soddisfazione per tutta la squadra che ha lavorato con grande impegno e passione".
   

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