Ancora poco credito alle piccole
imprese artigiane manifatturiere della Sardegna. Da marzo 2016 a
marzo 2017 il totale dei finanziamenti erogati alle imprese
dell'Isola è stato di 11miliardi e 815 milioni di euro, in calo
del 5,1%. Il credito alle sole imprese artigiane (il 7,1% del
totale) è stato di 844 milioni di euro con un calo di 15 milioni
rispetto al 2016 (-1,7%). Lo rileva l'Osservatorio di
Confartigianato Sardegna per le MPI, "Trend del credito alle
imprese artigiane 2017", su dati di Artigiancassa e Banca
d'Italia, che ha analizzato i numeri da marzo 2016 a marzo 2017.
Secondo Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato
Imprese Sardegna "oggi le banche hanno la necessità di dare un
rating all'azienda, vedere i bilanci anche se le imprese
artigiane chiedono in prestito somme ridotte. Sono così
diventati sempre più importanti i Consorzi Fidi, il cui ruolo
deve essere rilanciato. La riforma regionale, sulla quale
avevamo espresso forti perplessità, non sta dando il suo
contributo".
Per l'organizzazione artigiana è preoccupante anche la
situazione del costo del denaro: l'isola è quarta, dopo la
Calabria, il Molise e la Sicilia, con un tasso medio del 6,37%,
ovvero gli imprenditori sardi pagano il 1,8% in più rispetto
alla media nazionale (4,57%). Il gap dell'Isola rispetto alla
media Italia è di +180 punti base anche se in calo di 54 punti
base rispetto al 2016.
A livello provinciale si registra una flessione generalizzata
delle erogazioni: netto il calo a Nuoro con -4,5% rispetto al
2016 e affidamenti per 99 milioni di euro. Secondo posto per
Carbonia Iglesias con -3,8% e 44 milioni di affidamenti. Seguono
Medio Campidano con -3,5% e 42 milioni e tutte le altre.
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