Albergatori sul piede di guerra a
Olbia contro l'aumento della tassa di soggiorno deliberata dalla
Giunta comunale. Questo pomeriggio la categoria ha disertato in
massa l'incontro, organizzato dall'amministrazione guidata dal
sindaco Settimo Nizzi nei locali del museo archeologico, in
segno di protesta contro la maggiorazione del balzello che, da
fine dicembre, potrebbe arrivare ad incidere del doppio rispetto
alla cifra pattuita inizialmente.
Qualche giorno fa è stato proprio il sindaco Nizzi a dare la
notizia agli albergatori: la tassa di soggiorno entrerà in
vigore dal prossimo primo novembre alle tariffe stabilite
inizialmente che vanno da 1,30 euro a persona al giorno per i
bed and breakfast e gli hotel a 1 e 2 stelle alle 3 euro al
giorno per persona per gli alberghi a 5 stelle. Ma dal 27
dicembre in poi la tassa aumenterà e in certi casi, come gli
hotel a 4 stelle, raddoppierà.
"Questa decisione sarà la condanna per la categoria e per
l'economia della città - spiega il dirigente di Federalberghi e
di Confcommercio Fabio Fiori - non c'è da stupirsi se oggi
nessun albergatore ha partecipato all'incontro promosso dal
Comune. Ma questa è solo la prima di una serie di iniziative
contro questa decisione. Noi non siamo contro la tassa di
soggiorno, alla quale abbiamo aderito convinti che possa
contribuire a rendere migliore e turisticamente più fruibile la
nostra città. Non possiamo però accettare che ci venga imposto
un balzello che ai nostri ospiti potrebbe costare quanto una
notte in più in hotel".
Marco Balata, assessore alle attività produttive, ha però
ribadito all'ANSA la ferma convinzione dell'amministrazione
comunale :"da parte nostra su questa decisione non ci sarà alcun
passo indietro".
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