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Miasmi Molentargius, primi sopralluoghi

Miasmi Molentargius, primi sopralluoghi

Forse già sabato 23 il varco per gettare la terra sul rogo

CAGLIARI, 22 settembre 2017, 09:33

Redazione ANSA

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Quartu miasmi Molentargius - RIPRODUZIONE RISERVATA

Quartu miasmi Molentargius - RIPRODUZIONE RISERVATA
Quartu miasmi Molentargius - RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo sopralluogo nel Parco di Molentargius dove la terra brucia e i fumi, ritenuti nocivi, salgono esalando miasmi che rendono l'aria irrespirabile nel quartiere di Quartu Sant'Elena che si affaccia sull'area umida. Venerdì 22 l'apertura delle buste per la procedura negoziata urgente messa in piedi dall'Ente Parco per affidare, forse già sabato 23, i lavori di realizzazione di un varco tra la vegetazione per arrivare all'area interessata dai fumi che saranno soffocati ricoprendo la zona con la terra.

Questa stessa terra dovrà poi essere smaltita una volta bonificata l'area, che rischia di diventare una vera e propria bomba ecologica in uno dei parchi più importanti d'Europa e a pochi passi dalle abitazioni e da tre scuole, che restano ancora chiuse. Tutti gli enti che insistono sul parco sono al lavoro per fronteggiare l'emergenza: in prima linea il Comune di Quartu Sant'Elena, l'Ente parco, il Corpo Forestale e i Vigili del fuoco. Saranno proprio questi ultimi a spargere la terra sul rogo che brucia nel sottosuolo e che sta preoccupando non poco amministratori e cittadini.

Nel frattempo c'è da realizzare il varco tra la fitta vegetazione: durante il sopralluogo si è riusciti ad arrivare sino al canneto che separa lo stradello sterrato dall'area dei fumi. Occorrerà aprire una vera a propria strada per permettere ai mezzi pesanti e a quelli di movimentazione terra di giungere sul posto dell'intervento.

Il Comune, intanto, ha emesso una nuova ordinanza in cui vieta in un raggio di 500 metri l'apertura di porte e finestre, la sosta prolungata all'aperto di persone e animali, la commercializzazione e il consumo di ortaggi coltivati nei terreni limitrofi al rogo. Stop anche alla biancheria stesa e alla coltivazione di erbe aromatiche nelle verande.


   

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