Un solo colpo di fucile alla testa
esploso a distanza ravvicinata: questo l'esito dell'autopsia sul
corpo di Luca Carboni, l'operaio forestale di 46 anni di Orani,
ucciso ieri notte davanti a una pizzeria del paese. L'esame è
stato effettuato all'ospedale San Francesco di Nuoro dal medico
legale Vindice Mingioni. La salma è stata quindi restituita ai
familiari. I funerali della vittima, separato e padre di due
figli, sono previsti domani pomeriggio nella parrocchia di
Sant'Andrea.
In un post sulla pagina Facebook del Comune di Orani, la
reazione dell'amministrazione e del sindaco Antonio Fadda. "Nel
condannare fermamente l'assassinio del nostro compaesano Luca
Carboni - si legge - chiediamo a tutti gli oranesi, nessuno
escluso, di riflettere sui valori che stanno alla base della
convivenza umana, e che sono i pilastri stessi della nostra
comunità: civile convivenza, rispetto, solidarietà, bene comune.
Non lasciamo che sia l'assurda logica della violenza a vincere,
non facciamoci trascinare da pericolose ondate di odio, vendetta
e rancore. Rialziamo la testa, e dimostriamo a noi stessi e agli
altri i valori di una comunità ospitale, unita, sana".
Le indagini della Squadra Mobile di Nuoro, coordinate dal
sostituto procuratore Andrea Schirra, proseguono con
interrogatori, perquisizione e posti di blocco. Gli inquirenti
scavano nel passato dell'uomo tormentato dalle vicende
giudiziarie legate al traffico di armi e di droga, attentati e
usura. Secondo gli inquirenti, Luca Carboni avrebbe anche fatto
parte, seppur con un ruolo marginale, della banda pronta a
trafugare a scopo di estorsione la salma del costruttore
automobilistico Enzo Ferrari. Per questo all'operaio era stato
imposto l'obbligo di dimora.
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