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Capitale Cultura,Nuoro gioca per vincere

Capitale Cultura,Nuoro gioca per vincere

Sindaco, sfida alla portata. Fois, qui più cultura che a Berlino

NUORO, 15 settembre 2017, 20:18

Redazione ANSA

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Il Municipio di Oristano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Municipio di Oristano - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Municipio di Oristano - RIPRODUZIONE RISERVATA

di Maria Giovanna Fossati

Nuoro capitale italiana della cultura 2020, un prestigioso riconoscimento a cui ambisce la città che ha dato i natali al premio Nobel Grazia Deledda e su cui l'amministrazione di Andrea Soddu investe energie per strappare il titolo ad altre 45 città italiane. L'amministrazione comunale ha presentato il suo progetto al ministero per i Beni culturali, la cui decisione si conoscerà tra il 15 e il 20 novembre. Il gruppo di lavoro che ha elaborato il dossier di 60 pagine, dense di progetti culturali ed economici, è guidato da Massimo Mancini, direttore di Sardegna Teatro, che ha scelto di non rendere ancora pubblico il dossier.

"Giochiamo per vincere - dice all'ANSA il sindaco Soddu - Con la candidatura a capitale della Cultura italiana per il 2020, Nuoro ha ritrovato progettualità e un'ampia visione per il futuro". Il primo cittadino punta deciso all'obiettivo che vede unite per la prima volta maggioranza e opposizione in Consiglio comunale. "Ci stiamo mettendo una quantità enorme di energie nel tentativo di migliorare Nuoro - spiega - che città della letteratura e dell'arte lo è già, ma vogliamo aprirla agli scambi con il mondo". Per il sindaco "vanno bene anche le critiche", ma a tutti risponde con un invito a includere: "chiunque abbia idee entri nella partita e proponga".

Il sindaco si riferisce alle voci fuori dal coro che stanno mettendo in discussione la candidatura del capoluogo barbaricino, in primis alla lista civica Idea Comune intervenuta nel dibattito attraverso l'ANSA. "Dobbiamo dare un'identità alla città, seguire percorsi non concorsi", questa la posizione riassunta dal portavoce della civica Stefano Mannironi. "Conosciamo tutti i limiti della nostra città - risponde Soddu - ma stiamo cercando di fare passi avanti rispetto ai problemi. La candidatura a capitale italiana della Cultura può essere un'occasione di crescita incredibile. Attorno alla valorizzazione del grande potenziale culturale di questa città, che vanta un premio Nobel, scrittori e artisti di livello, dobbiamo creare occasioni di sviluppo e incoraggiare nuovi talenti.

Abbiamo messo in piedi progetti e non chiacchiere: il piano per le "Periferie al centro" già finanziato con 18milioni di euro, che s'interseca con i progetti del piano di rilancio del Nuorese; il piano Ri Monte per la rinascita del monte Ortobene e tanti altri ancora". Al dibattito interviene anche lo scrittore Marcello Fois.

"Le critiche sono tipiche del nuorese e vanno messe in conto - attacca Fois - molti concittadini, più che proporre, puntano a mantenere lo status quo. Nuoro è una capitale culturale a prescindere: ha più letteratura questa città che Berlino, Chicago o Bologna e questo è un dato di fatto. Qui non ci sono solo letterati, artisti del passato e un premio Nobel, ma ci sono anche tante eccellenze moderne, io ho evidenziato almeno 80 profili.

Pensiamo per esempio, solo per citarne qualcuno, il designer Flavio Manzoni, l'eccellenza dei sistemi museali Patrizia Asproni, Gavino Murgia uno dei migliori jazzisti su piazza". "Nuoro - sottolinea lo scrittore - deve trovare energie nuove, dare spessore ai luoghi e sistematicità al sistema culturale. Poi io sono perché in città si faccia l'appello: chi c'è c'è, chi non vuole partecipare è libero di restare fuori".

ORISTANO L'OUTSIDER

di Roberto Murgia

C'è anche un outsider tra le 46 città candidate per diventare capitale italiana della Cultura 2020: Oristano, con la sua storia millenaria legata al Giudicato di Arborea e in particolare alla figura di Eleonora che ebbe il merito di aggiornare la Carta de Logu. Outsider solo perché l'attuale amministrazione di centrodestra guidata da Andrea Lutzu si è insediata meno di tre mesi fa e ha avuto poco tempo per lavorare sul bando del ministero della Cultura.

Ad ogni modo, le scadenze sono state rispettate, compresa quella che prevedeva la conferma dell'adesione: Oristano ha depositato il dossier di candidatura con il programma delle attività culturali previste, la struttura incaricata del progetto, una valutazione di sostenibilità economico-finanziaria dell'iniziativa, gli obiettivi e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento. "Ci abbiamo lavorato alacremente e con grande impegno - spiega all'ANSA il sindaco Lutzu - la decisione di partecipare era stata presa da chi ci ha preceduto, noi abbiamo scelto di cogliere l'occasione".

Del resto, argomenta, "se anche non si vincesse resta il lavoro fatto, una grande opportunità per programmare le attività culturali della città". Ciò detto, "si partecipa per ottenere il massimo del risultato". Sul contenuto del dossier presentato - e che sarà valutato da una giuria di sette esperti nel settore delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica - non è possibile entrare troppo nel dettaglio. Ma, dice comunque all'ANSA l'assessore della Cultura Massimiliano Sanna, "si tratta di un programma che coinvolge chi fa cultura nel territorio a livello pubblico e privato, anche nei comuni limitrofi, perché l'idea è di lavorare come ambito territoriale.

In realtà abbiamo proprio aperto un tavolo di idee su tutto ciò che abbiamo intenzione di fare per il 2020". Oristano dovrà vedersela, tra le altre partecipanti, con Nuoro che ha approntato una piattaforma web dedicata alla raccolta di idee e progetti e ha già svolto incontri pubblici ad agosto. "E' vero - ammette la deputata dem oristanese, da dieci anni membro della commissione Cultura alla Camera, Caterina Pes - il capoluogo barbaricino ha tutte le carte in regola per avere successo, ma Oristano non è certo da meno. Sarei felicissima se la città potesse riuscire, sarebbe il riconoscimento per la sua storia nobilissima, per quella del giudicato di Arborea che ha condizionato per secoli la storia culturale della Sardegna".

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