Sono stati scritti con un pennarello blu direttamente sulle quattro cartucce da fucile calibro 12, i cognomi di altrettanti politici destinatari delle minacce recapitate con una busta da lettera al Consiglio regionale della Sardegna. Oltre a quello del governatore Francesco Pigliaru, immediatamente identificato, gli altri risultano essere Letta, Carbini e Sanna.
Su questi tre si stanno concentrando le attenzioni della Digos di Cagliari per verificare a quale politico corrispondono realmente e se ci sia un legame con le attività intraprese in questi mesi dalla Giunta e dall'Assemblea sarda.
Diversi i temi 'caldi' della ripresa autunnale: dalla riorganizzazione delle rete sanitaria all'urbanistica, dalla crisi dell'agricoltura al problema dell'accoglienza dei profughi.
La busta era affrancata, anche se il bollo non era visibile. Sulla parte anteriore solo l'indirizzo: Consiglio Regionale, via Roma, Cagliari. Nessun mittente.
POLITICA ISOLANA CONDANNA GESTO - La politica isolana si stringe attorno al governatore Francesco Pigliaru, bersaglio di un atto intimidatorio con delle cartucce recapitate nella sede del Consiglio regionale. Antonio Satta, segretario nazionale dell'Upc e sindaco di Padru, esprime "grande solidarietà al presidente della Regione per il grave gesto compiuto da persone irresponsabili. Non si risolvono in questo modo i problemi della Sardegna che pure sono molto preoccupanti - osserva - ma con un confronto corretto e leale fra Governo regionale e cittadini. Ogni espressione di questo genere va condannata con forza".
Solidarietà anche da parte del deputato Pd, Emanuele Cani. "Simili gesti non possono essere né tollerati né ammessi - dice - L'auspicio è che le indagini degli inquirenti consentano un'individuazione rapida dei responsabili".
PD, ATTO VILE - Le minacce al presidente Pigliaru, bersaglio di un atto intimidatorio con cartucce recapitate nella sede del Consiglio regionale, "sono un atto vile e irresponsabile", lo ha reso noto il Pd Sardegna che condanna "con fermezza il messaggio di violenza indirizzato al governatore, per la gravità del gesto sia sul piano personale che politico".
A Francesco Pigliaru "va tutta la solidarietà degli organi del partito, ad iniziare dal segretario Cucca, dalla presidente e dai vicepresidenti, dalla segreteria e dagli altri organismi, nonché dell'intera comunità democratica, con un incoraggiamento a proseguire nel suo impegno nel governo della Regione ritrovando il giusto vigore e la serenità necessari. Simili gesti - ha sottolineato il Pd - hanno il solo scopo di diffondere un clima di terrore, di turbare l'operato di chi governa, e non sono più tollerabili. È necessario combattere con tutti i mezzi questo fenomeno, che nella nostra regione sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, e riportare ad un livello di civiltà il rapporto tra chi amministra e i cittadini".
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